E' stata inaugurata il 24 Febbraio a Terni la mostra "Una presa di coscienza - Sguardo su Poliantea e dintorni" che propone a ternani e non la scoperta delle avanguardie artistiche della fine degli anni '60. Le opere si riconducono all'attività della galleria Poliantea, che per sette anni operò in loco. Nata da un'idea di Giampiero Mercuri (di cui un particolare di un suo quadro nella foto), Oberdam di Anselmo e l'ing. Francesco Franconi, più che come una galleria in senso stretto la Poliantea si propose come centro culturale, come cenacolo artistico nel panorama non certo florido della scena locale dell'epoca.
Attraverso incontri, dibattiti, mostre personali e collettive, la scommessa settennale della Poliantea rivolse sulla città di Terni l'attenzione della Biennale di Venezia, della Quadriennale di Roma, di artisti del calibro di Fontana e Burri. L'esposizione attuale è intensa: le tre sale dedicate a Lorenzetti, Cagli e Mercuri espongono opere di notevole bellezza ed importanza, attraverso le quali si possono ammirare tecniche incredibili, audaci, estreme, cariche della ribellione, della sperimentazione e dell'anticonformismo di quegli anni.
Splendidi anche i gioielli di Fontana dentro i quali è piacevole abbandonarsi alle illusioni di movimento e di dinamismo ispirato alla fisica e alla meccanica. Lo spazio espositivo, ricavato dalla ristrutturazione di un ex palazzo della sanità pubblica, è piacevole e ben curato. La mostra si estende su tre piani in cinque stanze di discreta estensione, bene allestite per accogliere stili e materiali diversi.
Amare l'arte è benessere
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