E’ alla sua seconda edizione, presentato quest’anno da Simona Ventura in persona, che compare anche tra gli autori: Music Farm, prodotto da Giorgio Gori durerà nove puntate, con un premio finale di 150 mila euro.
Lo scorso anno –qualcuno lo ricorderà- il vincitore fu Riccardo Fogli, con i suoi capelli grigi e la faccia da ragazzo per bene che seduce le figlie e le mamme: un po’ come Gianni Morandi senza il successo di Gianni Morandi. Alla fine del programma se ne andò col titolo di primo vincitore, un premio in denaro e un cd distribuito in edicola assieme al Tv Sorrisi e Canzoni. Dopodiché –a parte qualche data in piazza (coi manifesti sottotitolati “Music Farm”)- il nulla.
E dire che lo show non era male! Grazie alla presenza di Loredana Bertè, all’intrigo romantico Alotta-Armani e all’inserimento choc di Alberto di Camerino il numero di telespettatori si faceva più fitto di puntata in puntata: qualcuno voleva ascoltare le canzoni della propria gioventù, qualcun altro sapere se i Ricchi e Poveri fossero davvero sorridenti in privato come sul palco da più di trent’anni...
E stavolta? Fausto Leali, Dolcenera, Simone, Francesco Baccini, Mietta, Mariella Nava e Franco Simone... verrebbe da chiedersi “ma chi sono questi?” e “perché se non li ha voluti il pubblico discografico dovremmo subirceli noi?”. Vero è che Leali è una delle ‘voci’ della canzone italiana e Mariella Nava ha scritto bei testi per belle canzoni. Ma mette un po’ tristezza questo sbocco televisivo, non per il nuovo arrivato di turno, il ventenne che non vede altro mestiere nella vita che tentare un approccio con la fama facendosi un po’ spiare dal pubblico, ma per persone adulte che un serio percorso di carriera lo hanno già fatto.
Insomma la sensazione è che, pur non essendo “L’isola dei famosi”, sia anche questa per i concorrenti un’ultima spiaggia! Ci dispiace per loro soprattutto, perché magari la fortuna non li ha abbastanza assistiti, perché non sono riusciti a restare a galla, perché il mercato musicale li ha impietosamente messi da parte e forse nemmeno San Remo li voleva più. La vita dell’artista non è facile. E qualche volta, quando proprio non si trova altra soluzione -come se la tv si trasformasse all’improvviso in un circo- non gli resta che mettersi in gabbia davanti a un pubblico da sbalordire. Sotto la frusta esperta del bravo domatore...
Ma noi speriamo che questi concorrenti non si lascino troppo distrarre dalle telecamere e dall’idea che qualche milione di perfetti estranei finalmente li conoscerà per ciò che realmente sono potendo così meglio giudicarne il valore. In fondo chi li ha amati lo ha fatto soprattutto per il loro mestiere e l’emozione di una certa frase in qualche famoso refrain. Altro non servirebbe, non dovrebbe.
Però forse questa smania di “realtà” e il pensiero che solo chi si fa vedere alla fine esiste davvero, ha contagiato anche chi da principio era proprio contrario. E poi man mano, vedendosi scomparire, ha ceduto e s’è fatto trascinare in video... In fondo non è la tv il grande ‘seduttore’ dei nostri tempi?
Capire, criticare, divertirsi, non assuefarsi è benessere
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