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L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
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Insomma, più si scrive di questo libro più viene voglia di citarne versi che non riescono ad abbandonare la memoria una volta letti.

E così, partendo dalle famose quartine d'amore di Funeral Blues recitate nel celebre film Quattro matrimoni e un funerale ("Era il mio nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est, / la mia settimana di lavoro e il mio giorno di festa, / il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto. // Sbagliai a pensare eterno questo amore- ora so quanto." ), e passando per i versi sul dolore rappresentato dagli Antichi Maestri nella famosa Musée des Beaux Arts, ci piace infine concludere questo breve invito alla lettura di Un altro tempo con il finale della poesia che più ci ha coinvolto e misteriosamente rasserenato, Herman Melville, nella quale Auden mostra l'autore di Moby Dick negli ultimi anni della sua vita, quando dopo tante avventure in mare decise di buttare l'ancora in casa sua per raggiungere la moglie e aggirarsi "entro il porto della mano di lei" :

"Lui stava sullo stretto balcone e ascoltava: / e tutte le stelle su di lui cantavano come quand'era piccolo / Tutto, tutto è vanità, ma non era la stessa cosa; / perché ora le parole scendevano come la calma dei monti - / Nathaniel era stato timido perché il suo amore era egoista - / ma adesso piangeva in segno di esultanza e di resa: / La Divinità è spezzata come il pane. Noi ne siamo i pezzi. // E sedette al suo tavolo e scrisse una storia."



(04/11/2004) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

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