Nel panorama artistico italiano da anni il mondo del balletto classico ricopre un ruolo marginale; al di là dei nomi di grandi danzatori, molto spesso volti dei più prestigiosi teatri, le realtà impegnate nella tutela di questa forma d’arte sono davvero poche.
Io stessa ho provato grande stupore e curiosità quando, poco tempo fa, mi accorsi che in questi giorni sarebbe andato in scena un balletto classico, tenuto da una compagnia che non fosse il teatro dell’Opera.
Mi riferisco allo spettacolo della Compagnia Nazionale del Balletto, che dal 20 fino al 23 dicembre va in scena al Teatro Libero.
Una compagnia recentemente costituita che si propone come scopo quello di dare maggiore visibilità alla danza italiana tramite la rielaborazione di opere di repertorio e la sperimentazione di nuove creazioni.
Lo spettacolo fa parte della rassegna denominata “contaminazioni”, vetrina per gruppi emergenti e non, e si articola in due parti: la prima è un omaggio a Puccini, con coreografie garbate e gioiose su brani tratti dalle opere più conosciute del musicista. La seconda è un estratto del Don Chisciotte, opera classica che per i colori, la gioia e la poesia della sua musica non può non essere apprezzata anche da chi non segue il balletto.
L’impegno e il coraggio dimostrati da questa giovane compagnia possono servire da incoraggiamento per mantenere viva in Italia la pulsione artistica della danza classica, che da un po’ di tempo ha rallentato molto la frequenza dei propri battiti.
INFO
Teatro Libero, via Innocenzo X
Tel: 06 58331120
Coreografie e regia: Tuccio Rigano
Cast: Compagnia Nazionale del Balletto
Amare l'arte è benessere
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