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NOSTOI, CAPOLAVORI RITROVATI IN MOSTRA AL QUIRINALE
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Claudia Pecoraro
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Richiamando alla memoria i compagni di Ulisse cantati da Omero che tornarono in patria dopo la distruzione di Troia, la mostra “Nostoi. Capolavori ritrovati” celebra il ritorno a casa di queste opere che avevano trovato dimora in prestigiosi musei esteri.
Ad inaugurare la mostra, oggi 17 dicembre, è stato il presidente Giorgio Napolitano, alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi e del Ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli. Presenti anche Gianfrancesco Siazzu e Giovannni Nistri, rispettivamente Comandante Generale e Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri, organo che ha svolto un ruolo decisivo per poter trattare, negoziare e riportare a casa tale patrimonio.
Esposte per anni presso il Paul Getty Museum di Malibu, il Metropolitan di New York, il Museo d'Arte di Princeton, il Museum of Fine Arts di Boston, le opere sono infatti rientrate in Italia negli ultimi due anni dopo lunghe trattative e accordi diplomatici il cui culmine è stato l'intesa siglata con il Getty.
Come Rutelli ha sottolineato, attorno al traffico criminale delle opere d'arte c'è stata un'impunità diffusa per troppi anni, e questa recente battaglia ha fatto dell’Italia la capofila di un cammino che frena le attività dei trafficanti, i quali commissionano ai tombaroli scavi clandestini e, attraverso tortuosi cammini, portano all’estero i nostri beni archeologici verso musei che oggi, grazie alla forte posizione italiana, non li accettano più.
«Aiuteremo - ha continuato Rutelli - tutti i musei che ci hanno restituito e che ci restituiranno le opere, prestando loro altre opere che poi torneranno in Italia ma che permetteranno al pubblico estero di vedere in quelle vetrine, dove prima c'erano opere rubate dall'Italia, opere prestate dall'Italia e che permetteranno lo scambio culturale»
La mostra al Quirinale espone reperti di notevole importanza: statue, porzioni di affreschi pompeiani, vasi attici, bronzetti etruschi. Tra le opere da segnalare, una tavola cerimoniale del IV sec. a.C. in marmo policromo con due grifoni che divorano una cerva, già al Paul Getty Museum di Malibu; una statua in marmo di Apollo del I-II secolo d.C., ancora proveniente dal Getty; un’anfora etrusca con serpente dipinto, riconsegnata dal Fine Arts di Boston; una raffinata e piccola “Vittoria alata” etrusca rubata nel 1975 alla soprintendenza archeologica di Ercolano e restituita dal gallerista newyorkese Eisenberg.
Alle 67 opere in mostra si aggiungono anche un bronzo del II sec. a.C. restituito nelle ultime ore da un collezionista privato grazie alla mediazione della Svizzera, ed una "kore", statua femminile in marmo del 530 a.C. esposta al Getty Museum e concessa in prestito dal Ministero della Cultura della Grecia.
Per il 20 gennaio 2008 è previsto, inoltre, l'arrivo in Italia del “Cratere” del pittore Eufronio, importantissimo vaso attico già al Metropolitan di New York; mentre riguardo alla cosiddetta “Venere di Morgantina” è stato finalmente firmato l’accordo secondo cui la statua rientrerà nel 2010 per tornare in Sicilia, da dove è stata sottratta.
"Nostoi. Capolavori ritrovati"
a cura di Louis Godard
Roma, Palazzo del Quirinale, accesso da Piazza del Quirinale
21 dicembre 2007 - 2 marzo 2008
Ingresso gratuito
Apertura: da martedì a sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-18.30; domenica 8.30-12.00
Chiusura: tutti i lunedì; giorni delle festività natalizie e di fine anno; 23, 30 dicembre 2007 e 6 gennaio 2008.
Amare l'arte è benessere
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