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FESTIVAL DELL'INDIA - A MILANO LA MAGIA DELLE MUDRA
L’india degli splendori, delle leggende antiche, delle divinità benevole o crudeli, dei riti magici e della medicina naturale, rappresentare tutto questo nel modo più esauriente è l’ intento di questa terza edizione prodotta e organizzata da ForumNet in collaborazione con Miller Beer e con la direzione artistica di Emy Blesio.
Damiano Cristilli

La manifestazione si è aperta con la parata di danzatori e musicisti per le vie del centro di Milano per poi spostarsi all’ interno del Forum di Assago.
Qui, divisi in 4 giorni, i cinque elementi delle Mudra, Acqua, Terra, Fuoco, Aria, Etere sono stati rappresentati nell’ arena centrale in diversi spettacoli.
Esperienze uniche come i dance-drama di danza classica in stile Barata Natyam e Kathakali,
interpretati da numerosi ballerini, come si fa sui palcoscenici di Calcutta o Bombay.
Più di 50 grandi interpreti si sono alternati , in suggestive scenografie, per far vivere agli spettatori l’emozione di assistere a danze antiche, di ascoltare canti che paiono mantra, di vedere sul palco storie d’ amore e di divinità.
Come la danza di Shiva (il dio distruttore e rigeneratore) che tramuta i suoi poveri indumenti in preziose vesti prima di incontrare Parvati, la sua futura sposa.
E’ infatti un tipo di danza molto antica, il Barata Natyam , una forma di espressione sacrale che le deriva dallo stretto legame con il rito e la spiritualità.
Attraverso le forme, i suoni, si arriva alla trascendenza...
La luce del Purusha (il principio maschile) e l’energia della Prakriti (il principio femminile) sono identificate in una rappresentazione della dualità-unità.
Nei quattro giorni di manifestazione gli spazi espositivi del Forum hanno ospitato veri e propri laboratori artigianali, dove il pubblico ha potuto trovare prodotti tipici indiani,gioielli, tappeti, arredamento, batik e sete preziose.
Una mostra fotografica (Ken Damy, Romolo Romani…) che ha reso possibile al pubblico l’ immersione nelle atmosfere delle tribù dell’Orissa e ha catturato gli sguardi disarmanti delle donne indiane.
Eccezionale la collezione di grandi manifesti del cinema di Bollywood (tre metri per sei),dipinti a mano, solitamente collocati all’ ingresso delle sale cinematografiche, ultime testimonianze di un’ arte che lentamente sta scomparendo.
Per condire tutte le emozioni “in salsa curry”, tra uno spettacolo e l’altro, si sono potute degustare le specialità della cucina indiana in quattro caratteristici e famosi ristoranti milanesi che hanno portato all’ interno del Forum i profumi e le suggestioni di questa terra così affascinante.




(18/05/2004) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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