E’bello questo tuo fortissimo desiderio di superare gli steccati, questa tua consapevolezza, che certamente condividi con Olmi, che Dio non ha separato il Bene dal Male, ma che sono gli occhi impuri ed imperfetti degli uomini a creare la separazione. Sei convinta che la Creazione continua… anche se intravedi il pericolo di una catastrofe climatica.
Pensi che il compito dell’Uomo è solo quello di CRESCERE: “e mentre, da un lato, la libertà spaventa , dall’altro, poiché le catene oggi pesano molto più di prima, c’è più speranza che l’uomo se ne liberi”. Ne sono anch’io convinta e… speriamo bene!
“Sembra che oggi stiamo andando paurosamente indietro, ma non è così, anche se penso che le cose cambieranno solo tra una cinquantina d’anni, non prima. In mezzo a tanto fango, c’è anche tanto che bolle in pentola; tanto si sta muovendo sotto la superficie (in parte sulla scia dei nostri sogni degli anni ’60) e tutte le gerarchie organizzate, tutti i poteri stanno reagendo impauriti del Nuovo che li può spazzar via. Il problema è COSMICO, e mi vengono i brividi se ci penso… Ma sono fermamente convinta che sotto la Storia dell’umanità, serpeggia un prezioso filone d’oro…
Per quanto mi riguarda, mi sembra di aver vissuto già tante di quelle vite! Quella di figlia (ribelle e docile), di moglie (per ben due volte), di madre di due figli (così diversi fra loro e nei miei confronti!), d’attrice (cinematografica e di prosa), di viaggiatrice (solitaria, hippy o invitata d’onore nei grandi hotel o nei festival, tipo Venezia). E del mio rapporto con i luoghi, che dire? Nata in Sicilia, ne apprezzo le bellezze, la tradizione, l’atmosfera: ricordo bene tutte le mie visite, da quindicenne, da sola!, alla chiesa dei Cappuccini, a Palermo, là dove ci sono tanti teschi e scheletri, e dove una volta rimasi al buio, per un’improvvisa interruzione della corrente elettrica. Ci andavo quasi ogni giorno, dopo la morte di mia madre, e penso fosse la mia maniera di elaborare il lutto, anche se, a ripensarci, vivevo quelle scene come se io fossi la spettatrice di uno spettacolo, tragico, macabro, TEATRALE: già d’allora si poteva intuire la mia passione per la Scena… Ma, pur riuscendo ad apprezzare il meglio della mia Isola, pur tuttavia la sfuggo, perché sono curiosa, mi piace muovermi, viaggiare, conoscere posti nuovi e gente diversa. E quando non ho soldi – a parte che riesco a vivere veramente con poco! – mi arrangio: per restare a Cuba più d’un mese ho dormito per strada! Ma quanto mi piace anche ‘fare la signora’! A Venezia, quando al festival fu presentato Nuovo Mondo, o in Argentina, dove fu in parte girato, che bello dormire in hotel di lusso! Me la sono proprio goduta! In fin dei conti A ME PIACE TANTO VIVERE… ed ascoltare il mio corpo, non solo quando non sto bene ma sempre, perché c’è una grande saggezza nelle cellule. E sono vegetariana da sempre, perché mi ripugna far violenza ad un animale”.
Diventi molto seria, però, quando si tocca il problema della maternità e dell’amore materno: sostieni (e chi può darti torto?) che è frutto di retorica asserire che il senso materno “è innato nella donna” (“Non vedi quanti orrori nei fatti di cronaca ad opera di madri contro i figli?”). “Esso va costruito, pazientemente, minuto dopo minuto, e se si verifica il miracolo di sentirlo in maniera spontanea, bisogna solo ringraziare la Vita di questo Dono immenso. Altrimenti va imparato, e solo dopo può, come frutto di fatica, diventare un capolavoro, nonostante la fragilità umana sempre in agguato. E se su questo difficile percorso subiamo una crisi, dobbiamo umilmente chiedere aiuto e non mollare. E’ segno di maturità, non di debolezza, farsi aiutare in simili momenti.
E un altro grande problema è non diventare vittime dei figli né rendere loro nostre vittime, schiavizzandoli: penso che non il Dovere, ma l’Amore deve guidarci nei nostri reciproci rapporti: l’arido dovere è il vero grande nemico nelle relazioni umane”.
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