La pittrice torinese Anna Corti inizia il proprio percorso d'arte dalla“gavetta” ovvero, diplomata presso l'“Istituto Statale d'Arte per il Disegno della Moda e del Costume” della sua città, comincia a lavorare come illustratrice e disegnatrice di fumetti.
Dopo questa breve parentesi si inserisce con successo nel mondo della moda come stilista e collabora per molti anni con importanti industrie di abbigliamento del Norditalia. Dal ‘99 risiede stabilmente in Liguria e, lasciato il lavoro d'equipe, segue un suo percorso creativo più libero, che spazia dalla pittura alla ricerca della forma. Le sfumature dei colori da lei utilizzati sono sempre colme di luce e di vibrazioni ritmiche, soprattutto quando ritrae figure dall'aria contemplativa, all'apparenza sognanti, avulse dalla realtà.
Facendo tesoro della propria esperienza professionale nell'ambito della moda, affina una personalissima tecnica pittorica. Infatti, oltre ad opere tradizionali, progetta e realizza pezzi da indossare, dove trasmette il suo modo di essere, le sue emozioni e l'energia che riceve durante il processo creativo.
Domenico Cova, in arteKova, nasce a Genova, ove vive e lavora. Attratto sin da giovanissimo dal mondo artistico, ha frequentato lo studio della scultrice ed insegnante d'arte Alda D'Alessio e del pittore Vito Stragapede. Nel 2006 ha firmato il manifesto del Movimento Artistico “Il Dinamismo Cosmico” insieme con i colleghi Barrile, Dente e Zucca, tutti artisti genovesi.
Il suo lavoro è profondamente permeato dai canoni artistici dei primi del ‘900, con riferimenti al Cubismo ed al Surrealismo , non trascurando talvolta una matrice metafisica ed un cenno al Futurismo , il tutto riletto in chiave attuale, secondo uno stilema di moderno classicismo di avanguardia.
Josuè Allegrini scrive di lui:“…l'Arte di Kova è profondamente pervasa di ataviche memorie e suggestioni, di nuove ricerche plastiche, di rapporti inediti tra volume e spazio, di rinnovate violenze espressioniste dell'immagine, di evocazioni o rivelazioni surrealiste che la rendono unica, irripetibile, aniconica…”.
Le immagini che Kova propone nelle sue opere paiono scaturire dal mito dell'umana condizione e, soprattutto nella realizzazione delle sue“teste” , l'artista evidenzia un'accurata ricerca plastica all'interno del rapporto spazio/volume, realizzando opere di marcato effetto tridimensionale.
|
|