“CollettivaMente” è una mostra d'arte contemporanea il cui intento, come esplicita chiaramente il titolo, è quello di riunire (collettiva) il pensiero (mente) in quello che si potrebbe definire l'“intento comune” di sette nomi del panorama artistico del Ponente ligure in un unico sforzo creativo.
Il sottotitolo“Itinerari creativi” designa pertanto al meglio il concetto di viaggio, di ricerca, di scoperta, che ogni autore ha compiuto, e sta tuttora compiendo, all'interno della propria personalità, rielaborando tale studio in formule e canoni artistici che sfociano in diversi stili e correnti, alla ricerca di una propria espressione individuale che soddisfi questa analisi, motivandone ampiamente infine l'“iter” effettuato. Tutti sono accomunati fra loro dal fatto di risiedere, almeno saltuariamente, in questo territorio ligure, così ricco di stimoli e meno di opportunità.
I sette personaggi, eterogenei per tecnica e stile, hanno così voluto esprimere e rendere pubblico il loro percorso artistico, per taluni più lungo, per altri più breve, ma per tutti assolutamente riuscito. Si tratta di Maidè Aicardi, Pietrina Cau, Anna Corti, Kova, Armando Mazzoleni, Daniela Soccol e Giovanna Usai. Entriamo in sintonia con ognuno di essi, presentandone il profilo personale e delineandone le peculiarità artistiche.
Maidè Aicardi, pittrice genovese, esprime, non soltanto attraverso la pittura ma anche mediante la poesia e la letteratura, quella realtà che più sente sua. I paesaggi, le marine, la natura vengono da lei“raccontati” sulla tela seguendo un filo discorsivo chiaro ed impostato.
I colori spaziano dalle tinte accese delle rappresentazioni floreali e di natura morta a quelle più spente dei“racconti di mare”, ove il verde ed il blu, mescolati con il grigio e talvolta il nero, raffreddano la scena convergendo in un classico rigore.
Artista figurativa e in certe circostanze paesaggista, nei suoi quadri ad olio su tela ripercorre il cammino dei pittori dell'“entourage” genovese di fine Ottocento, filtrando la realtà attraverso la moderna sensibilità.
La ceramista Pietrina Cau è nata ad Olbia e si è trasferita ad Alassio sin dal 1958. Da giovanissima si è dedicata all'arte come autodidatta, esprimendo la sua vena creativa attraverso svariate tecniche artistiche. Ben presto scopre una sua attrazione verso il modellato e con il tipo sente l'esigenza di affinarne la tecnica, seguendo corsi di ceramica e scultura.
Nel 2002 si avvicina alla cultura delRaku, di origine giapponese, che nasce in sintonia con lo spirito Zen. Lo studio di questa tecnica le consente di sperimentare l'uso del colore in modo inusuale, ottenendo risultati che la soddisfano e le permettono di esprimere al meglio la propria originalità e fantasia. I suoi lavori infatti esaltano l'armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e nella pulizia delle forme.
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