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REALITY SHOW MANIA
Con la nuova stagione televisiva ecco riaffacciarsi il fenomeno del momento: il reality show. Un caso mondiale che lascia ancora perplessi molti critici.
Laura Sarotto

Grande Fratello 5, Isola dei famosi 2, Campioni, Amici di Maria De Filippi, La Talpa 2 e La Fattoria 2: sono senza dubbio questi i titoli che la parola reality ci richiama alla mente. Dalla televisione privata, che per prima ha proposto il format, alla televisione di stato, il reality ha invaso gli schermi degli italiani, trasformandosi in un fenomeno di ingenti proporzioni e grande sucesso.

In Italia come all’estero, se è vero che non solo in Europa, ma anche in America latina e Asia il reality show fa furore. Persino nei paesi arabi hanno tentato di proporre una versione del Grande Fratello che tuttavia, seppur castigatissima (i sei uomini e le sei donne vivevano in zone separate della casa e si incontravano solo in cucina, salotto e giardino), ha dovuto chiudere i battenti a causa delle polemiche scatenate dai fondamentalisti islamici. Mentre grande successo ha avuto Star Academy, una versione araba di Operazione Trionfo.

Fanno scuola gli Stati Uniti, dove lo scorso anno anche una trasmissione dedicata alle adozioni è stata di fatto trasformata in un reality feroce in cui una mamma sedicenne sceglieva i futuri genitori adottivi del suo bambino. Ma nemmeno immigrati in cerca di una carta verde o disoccupati laureati di mezz’età vengono risparmiati, dovendo subire umiliazioni e prove durissime per ottenere rispettivamente il permesso di soggiorno e un posto di lavoro da un insopportabile capo ventiduenne. Per non parlare di altri due reality in programma per questa stagione televisiva sugli schermi americani: Who want to marry a 37-year-old, in cui due amiche si fanno le scarpe pur di trovare marito, e Intervention, in cui le telecamere seguono la caduta e la risalita di un tossicomane.

Insomma, a confronto, le nostre isole e le nostre fattorie prive di confort paiono dei paradisi.
Ma cosa si nasconde dietro la moda dei reality? Cosa ha decretato
un successo così immediato e duraturo?

La formula del successo

Pare proprio che i creatori di reality show abbiano scoperto una sicura formula di successo. Il reality, infatti, è diventato una sorta di fenomeno di costume, con un successo di pubblico davvero impressionante, se si pensa che il Grande Fratello è giunto alla sua quinta (quinta!) edizione. Non solo. Si può ben dire che il reality ha fatto scuola. Basta accendere la televisione a qualsiasi ora del giorno, sintonizzandosi su un qualsiasi canale per accorgersene. Non c’è programma che non cerchi di ricostruire la realtà quotidiana del vivere comune. Basta pensare ai programmi di Maria De Filippi e di Maurizio Costanzo, creatori di vari personaggi come il celebre Costantino; lo si nota anche in altre trasmissioni e nei contenitori pomeridiani, dove i conduttori entrano con vari mezzi nelle case della gente “normale” spettacolarizzando la quotidianità.

Ma il grande successo di questi format televisivi lo si deduce anche dall’interesse sucitato dai provini. A giungo di quest’anno, a Roma, gli aspiranti grandi fratelli e grandi sorelle, in lizza per entrare a far parte del cast della quinta edizione dell’ormai storico show, erano a migliaia, tanto che si è sfiorata la rissa. Giovani e meno giovani aspirano a entrare nella Casa, per poter dare in un colpo (e senza grandi sforzi) una svolta alla propria vita. E diventare famosi, fosse solo per un giorno. Mentre nei programmi dedicati ai soli VIP, vecchie star o starlette della televisione in cerca di un po’ di visibilità fanno a gara per partecipare. Anche se ciò significa dormire per terra, digiunare o sottoporsi a faticose (e talvolta repellenti)prove fisiche.

Del resto la televisione ha trovato la sua pietra filosofale. Con costi minimi (soprattutto se rapportati ai grandi show come quello di Fiorello, per fare un esempio) produce trasmissioni di grande successo. Si fabbrica da sé i futuri VIP, che poi andranno ospiti in altre trasmissioni, producendo personaggi che piacciono al pubblico presso cui suscitano curiosità e interesse.






  
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