Pellicole come Pirati dei Caraibi e Il Signore degli Anelli favoriscono la formazione e la creazione, attraverso il sostegno delle geometrie non Euclidee (quelle rivolte in un punto all’infinito) e attraverso la soppressione delle coordinate spazio-temporali, della cosiddetta quarta dimensione, quella di carattere metafisico e prettamente onirico. E’ allora in un mondo più in là di questo che si scontrano in sfarzosi duelli e battaglie all’ultimo sangue, gli eroi dei Pirati dei Caraibi, personaggi grotteschi dalla tenera corazza, innamorati del mare e del sue incredibili creature.
Il viaggio ai confini del mondo, in questo terzo capitolo, diventa per i ragazzacci di Verbinski un momento di riflessione sull’importanza della coesione e della fratellanza umana. Nelle profondità degli abissi riscopriranno il valore dell’amicizia e del perseguimento degli obbiettivi collettivi in una particolare prospettiva di indirizzo intimista. Non manca l’ironia e la sfrontatezza di un cast stellare di attori. Spettacolare l’impatto visivo ed emotivo della battaglia ai confini del mondo; una maestosa creazione in digitale della celebre dicotomia tra bene e male.
Amare l'arte è benessere
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