Il cantautore romano, vincitore del 57esimo Festival di Sanremo con Ti regalerò una rosa, ha iniziato il giro dell’Italia da Roma con il primo appuntamento fissato per il 26 aprile alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (1200 posti – tutto esaurito), mostrando le immagini tratte dal suo viaggio nelle celle dei manicomi e leggendo alcune lettere scritte da degenti dell’ex manicomio di Volterra agli inizi del secolo scorso, mai giunte ai destinatari ma allegate alle cartelle cliniche dei pazienti, volutamente dimenticate negli archivi.
Il tutto è impreziosito da brani musicali a tema, alcuni di questi scritti da Francesco De Gregori e Giorgio Gaber.
Dopo aver stravinto Sanremo, dunque, il suo “Antonio” (…Antonio sa volare) riprende il volo: “racconterò le storie dei miei amici matti - afferma il cantante - perché non vengano dimenticate e perché prendano vita ogni sera insieme a me. Reciterò la parte di uno di loro e, pur senza aver frequentato scuole di teatro, mi calerò nel personaggio”.
Le migliaia di persone che assisteranno a questo spettacolo, misto fra teatro e canzone, si preparino: Cristicchi vuol smuovere (e sembra poterci riuscire) sempre più le coscienze degli italiani, infiammandoli con la canzone impegnata e il drammatico vissuto dei malati, documentato con passione dalla sua telecamera.
“A queste persone non era consentito comunicare con il mondo esterno: un’altra sofferenza che si aggiungeva alla già dolorosa umiliazione della malattia”.
“Da brividi - racconta - erano le testimonianze sull’elettroshock, le bastonate con le lenzuola bagnate, vere e proprie sevizie di un’istituzionalità violenta.”
Da tempo Cristicchi si è interessato al tema della “mattitudine” (pensate, prima ancora del suo primo successo “Vorrei cantare come Biagio”, che non ascolterete fra le canzoni del tour) e a Sanremo lo ha presentato in musica.
La sua canzone ha infatti il merito di mostrare stati d’animo, far rivivere emozioni di una parte del sociale dimenticata e snobbata.
La sua canzone a Sanremo è vincente perché ha saputo toccare le corde del nostro cuore, con quel violino straziante che accompagna il volo di Antonio verso la libertà.
E grazie alla sua vittoria al Festival è arrivata la chiamata del Ministro della Sanità Livia Turco e quella del Ministro delle Politiche Giovanili, Giovanna Melandri, che dopo averlo incontrato ha così affermato: “Vorremmo istituire una giornata per far conoscere le associazioni di volontariato. Si potrebbe chiamarla “Roba da matti”.
Sembra quindi che Simone Cristicchi sia riuscito a smuovere le coscienze della politica, cosa non da poco di questi tempi…ma non lo ergete a paladino dei matti perché non si sente tale.
E alla fine del tour, siamo certi: conquisterà anche il pubblico per la semplicità e l’eleganza del suo poetare, nei panni di un matto che non ne può più dei luoghi comuni che egli non avrebbe sentimenti, che non andrebbe avvicinato perché pericoloso, che siamo noi i sani. Con ironia e dolcezza ci condurrà dall’altra parte del cancello, che la società ha creato per isolare i cosiddetti “matti”.
Conoscere la forza della musica è benessere
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