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RECINZIONI, COTICA DELLA RAGION PURA. IL RITORNO DI JOHNNY PALOMBA
JOHNNY PALOMBA

Tutte le “recinzioni” relative alla stagione 2005/2006 e molto altro ancora. Ecco i nuovi scritti firmati dal critico cinematografico più ricercato al mondo. Immancabilmente in slang romanesco.

Claudia Bruno

"Il romano deve essere adottato come lingua ufficiale del giornalismo; riesce a esprimere con estrema sintesi concetti per i quali in una qualsiasi lingua saremmo costretti a versare inutili fiumi d’inchiostro", parola del Palomba. Così, l’ormai celebre quanto ignoto critico, non solo cinematografico, stavolta sceglie la citazione kantiana come titolo, e la Fandango pubblica il suo quinto volume. Ancora critiche cinematografiche perimetrali in puro romanesco di borgata, dicesi “recinzioni”.

La stagione appena trascorsa non poteva certo passare inosservata, e il Palomba si dimostra un mago nel farci rivivere le atmosfere di pubblico inquieto e scettico riguardo all’autenticità del cinema contemporaneo. Accanto alle recinzioni relative ai film usciti nelle sale tra il 2005 e il 2006, troviamo “che pascolano libbere come servagge pecore abruzzesi” le recinzioni di alcuni film delle stagioni precedenti e di qualche classico della storia del cinema, come Via col vento o Marcellino pane e vino.

Oltre agli scritti dedicati al grande schermo non potevano mancare i ritratti di alcuni tra i più noti personaggi dei tempi passati – da Socrate a Garibaldi, da Cleopatra a Freud – nonché le ormai famose Intercettazioni, mail e messaggi inviati dalla gente comune alla casa di produzione romana, che Johnny Palmoba, non si sa bene come né quando, riesce sempre ad ottenere e si diverte a definire con titoli tragi-comici. Immancabili anche le pagine dedicate ad alcuni tra gli eventi più forti dell’anno appena trascorso, da Benedetto XVI alle ultime elezioni politiche.

Le novità del volume appena pubblicato? Una sezione interamente dedicata ai mondiali di calcio in Germania, e per la prima volta in assoluto la vera storia a fumetti di Johnny Palmoba, realizzata dall’ Anonimadisegni.

Anno dopo anno, insomma, la penna del critico senza volto continua a farci riflettere tra le lacrime delle risate, rischiando di diventare una tra le più credibili voci fuori dal coro. Del resto, lo stesso Veltroni ha definito il Palomba “un genio che si nasconde in un mondo in cui i mediocri vogliono solo apparire”…



(31/01/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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