HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
Recensioni 


 
Pagina 1 di 1
MANUALE D'AMORE 2
TITOLO ORIGINALE: MANUALE D’AMORE 2 (CAPITOLI SUCCESSIVI)
REGIA: Giovanni Veronesi
CON: Antonio Albanese, Monica Bellucci, Claudio Bisio, Barbora Bobulova, Elsa Pataky, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Carlo Verdone, Fabio Volo
ITALIA 2007
DURATA: 120’
GENERE: commedia
DATA DI USCITA: 19 gennaio 2007
VOTO: 7

Andrea Cacia

Eros, maternità, matrimonio, amore estremo: sono i capitoli emblematici del Manuale d’Amore di Giovanni Veronesi che può contare ancora una volta su un attore del calibro di Carlo Verdone, che per questo genere di film è una garanzia.
Questi capitoli sono sapientemente collegati e introdotti dalle parole di un “poeta”, Claudio Bisio, conduttore di una trasmissione radiofonica sull’amore.

Nel primo episodio Nicola (Riccardo Scamarcio), rimasto semiparalizzato a causa di un incidente d’auto, viene sedotto dalla sua nuova affascinante fisioterapista Lucia (Monica Bellucci), finendo col tradire la fidanzata nel tanto pubblicizzato e ingiustamente criticato amplesso sessuale. Le riprese risultano gradevoli e non scadono nella volgarità, esprimendo invece una notevole carica di sensualità.

Nel secondo una giovane coppia decide di ricorrere alla fecondazione assistita per avere un figlio. Il simpatico Franco (Fabio Volo) si trova così ad affrontare due problemi: la sua parziale sterilità e le crisi isteriche della moglie (Barbora Bobulova), frutto della terapia ormonale a cui si è sottoposta.
Il terzo capitolo narra invece di una coppia di omosessuali, ottimamente interpretata da Antonio Albanese e Sergio Rubini, desiderosa di convolare a nozze civili in Spagna; per farlo dovranno lottare contro il pregiudizio della gente, ma soprattutto del padre di uno dei futuri coniugi (di Rubini), che si opporrà al loro amore.

Alla fine giungeranno in Spagna dove “ingaggeranno” la loro testimone di nozze Cecilia (Elsa Pataky), protagonista dell’ultimo capitolo: Cecilia, ragazza spagnola arrivata in Italia per conoscere suo padre, si innamora durante una cena di Ernesto (Carlo Verdone), maitre cinquantenne sposato e padre di una figlia “coatta”, tediato dalla solita vita coniugale.

Il risultato è scontato. Si farà travolgere dalla passione, perché sedotto dalle avances dell’ avvenente ventottenne in cerca di un uomo maturo e rassicurante, arrivando a cambiare il suo stile di vita a tal punto da avere un infarto. Ernesto si vede così costretto a ridimensionare la sua passione, commisurandola alle proprie forze e a dover rientrare nel più tranquillo e meno infartuogeno nucleo familiare, rinunciando così all’esuberante spagnola.

Più volte invocato dalla pressione mediatica dei giorni scorsi la pellicola, diretta da Giovanni Veronesi e prodotta da FilmAuro, vede recitare un cast ben nutrito di volti noti del cinema italiano: già presente nel primo Manuale d’ Amore, Carlo Verdone conferma la sua bravura e versatilità riproponendo gag divertenti proprie del suo stile, a cui si aggiunge la figura dell’amico di Nicola-Scamarcio, che con il suo intercalare siculo risulta essere il protagonista della comicità del primo episodio (lo avevamo visto nel primo film della saga nei panni del poliziotto collega di Luciana Littizzetto). Sergio Rubini, già compagno di avventura dei due nel primo film, dimostra buone doti di attore anche perchè a lui spetta una parte difficile da inscenare, quella dell’uomo omosessuale rinnegato dal padre che non vuole accettare la sua condizione di diverso.

Altra nota lieta è la coppia Franco-Manuela (Bobulova–Volo), che unisce freschezza a una straordinaria vena comica. Davvero divertente, seppure di una comicità prevedibile, il momento in cui Franco si recherà in clinica per raccogliere il seme necessario alla fecondazione. Manuela darà alla luce una bambina, da lui non troppo gradita per il suo infantile desiderio di giocare a pallone con un figlio maschio. Il nome scelto dalla moglie avrà un effetto davvero comico.

Perfetto è il ruolo di Claudio Bisio che, con il suo carisma e la sua voce suadente, si prodiga in frasi poetiche mai fuori luogo ed è il filo d’arianna che armonizza e lega gli episodi in questione.
Nell’ultimo episodio, analizzando attentamente, si può cogliere addirittura un richiamo a “La Dolce Vita” di felliniana memoria, nel momento in cui Cecilia fa il bagno nell’acqua sulfurea invitando il suo amato Ernesto a seguirla.

Comunque sia, sono evidenti le capacità del regista di suscitare la risata trattando di tematiche sociali e d’attualità come la fecondazione assistita e i PACS.

Manuale d’ Amore 2, come potrebbe sembrare a prima vista, non è un inno al tradimento: la fisioterapista spinge il suo paziente a tradire ma in realtà a vincere è l’amore, che consente a Nicola di lottare per uscire con successo dalla sua condizione, ed Ernesto si accorge che la sua famiglia, dopo tutto, non è così male, per quanto noiosa possa essere.

Un plauso finale meritano le musiche: “Sei nell’anima” di Gianna Nannini ed “Eppur sentire (un senso di te)” di Elisa aggiungono romanticità ad un film che sorride delle situazioni amorose in cui è coinvolto l’essere umano. I testi e i dialoghi incollano lo spettatore fino alla fine del film.

Unica nota stonata nella lunghezza degli episodi: troppo corta la trama di ogni singolo racconto. Nel complesso buono e degno di essere una gradevole commedia made-in-Italy.



(22/01/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo