Andrea Pazienza era uno studente fuori-classe, e Sandro Visca - suo insegnante di figura disegnata durante gli anni del liceo artistico a Pescara – ce ne parla oggi, dopo che il tempo ha mitigato la pesantezza degli eventi, anche più tragici, che hanno coinvolto la vita di quello che è stato uno dei più geniali e rivoluzionari disegnatori degli anni ‘70 e ‘80 italiani.
Visca decide così di parlare al pubblico del suo rapporto con Andrea, di questa intesa unica e irripetibile che si è mantenuta viva nel tempo, fino alla fine. E lo fa attraverso una raccolta di materiale che lo lega indissolubilmente a questo eterno ragazzo ribelle e irrimediabilmente ironico nei confronti delle situazioni che la vita gli ha messo davanti. Si tratta di caricature, disegni, storie a fumetti e vignette realizzate dal Pazienza adolescente tra i banchi di liceo, sui supporti più disparati.
Fogli di quaderno, carta millimetrata e un po’ d’inchiostro, sono bastati a immortalare per sempre le fantasie di uno che amava divertirsi, durante le lezioni, a immaginare il suo professore nelle più svariate e impossibili vicende, fino a renderlo personaggio di vere e proprie storie disegnate.
Andrea aveva una spontaneità innata nell’interpretare graficamente la realtà circostante, riusciva a inquadrare in due tratti di inchiostro, e qualche gioco di parole, persone e fatti verosimili o inventati. Fu Visca il primo a spronarlo ad usare questo suo talento come punto di partenza per un qualcosa di più grande: la narrazione. Prendendola come una sfida personale, Pazienza non si presentò a scuola per due giorni, e tornò il terzo con una cartellina per il suo caro insegnante: si trattava del Don Viskotte della Mancia, la sua prima storia sceneggiata.
“Il don Viskotte ero io – dice Visca – tutto nudo, con l’elmetto in testa, la foglia di fico al posto giusto, e ai piedi i pattini a rotelle. Era una storia assurda ma bellissima, con quei pattini mi aveva fatto fare il giro di tutto l’Abruzzo, e in conclusione ero finito in una casa di appuntamenti…dove le signorine erano le compagne di classe di Andrea e le mie colleghe!”.
Le altre storie e vignette dedicate da Pazienza al Visca-personaggio, sono raccolte tutte nel libro edito dalla Fandango “Andrea Pazienza - Visca”. Di queste opere, la mostra organizzata a Roma presso la Casa delle Letterature ne ospita 93.
Un’occasione da non perdere, per apprezzare dal vivo la semplicità geniale di un artista che ha sicuramente contribuito alla rivoluzione linguistica e semiotica dell’espressione testuale, buttandoci davanti agli occhi la rilettura acuta e semi-comica di persone e cose.
La mostra:
Casa delle Letterature
Piazza dell'Orologio, 3 - Roma
ingresso libero
dal lunedì al venerdì 9.30 -18.30
fino al 31 gennaio 2007
Il libro:
Andrea Pazienza – Visca
Fandango, Roma 2006
Amare l'arte è benessere
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