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TOOTSIE: MARCO COLUMBRO E IL GIOCO DELLE AMBIGUITA'
A Milano (Teatro Nuovo) fino al 26 novembre, a Torino (Teatro Alfieri) dal 5 al 10 dicembre, e… in tutta Italia per concludere a Napoli (teatro Augusteo) dal 23 marzo al 1° aprile e Roma (Teatro Sistina) dal 17 aprile al 13 maggio.

Marco Sacco

Non è semplice cimentarsi in un ruolo interpretato da Dustin Hoffman sul grande schermo, ma Marco Columbro ha la stoffa, e tanta. E non parliamo dell’ampio tailleur con paillettes che indossa in scena, ma di bravura. E grande professionalità. Così il suo personaggio, Kevin, diventa Elisabeth per riuscire a strappare una particina in tv.

Tootsie lascia il cinema e approda in teatro, con un tocco in più di commedia musicale. E la firma di un “geniale” Maurizio Nichetti. E’ il gioco dell’ambiguità nato in uno studio televisivo tra personaggi che cercano lavoro, ma dovranno mettere in piazza le proprie emozioni. E il loro bisogno di affetto, trovando amicizie e amori imprevedibili.

Grandi coprotagonisti: Chiara Noschese più smagliante che mai, Enzo Garinei (vero maestro) e una strepitosa Laura Ruocco. Il ritmo è travolgente, perché aggiunge alla ben nota trama cinematografica dei brani musicali scritti apposta per questa versione italiana.

Maurizio Nichetti spiega il motivo di aver ripreso questo copione: “Tony Curtis e Jack Lemmon avevano già indossato abiti femminili in A qualcuno piace caldo per poter lavorare in un’orchestra di sole donne. Dustin Hoffman in Tootsie lo fa per sfuggire una disoccupazione frustrante. Robin Williams in Mrs. Doubtfire solo per riconquistare la sua famiglia. Tutti si travestono con grande serietà e impegno non per essere delle caricature, ma per acquisire una nuova identità e con essa nuove opportunità. In quest’epoca in cui le quote rosa ci richiamano a rispettare una parità di diritti e la disoccupazione rimane un problema sempre attuale, mi è sembrato utile tornare sull’argomento. Con il tocco leggero e divertito di una commedia con musiche. Una riflessione ironica su quanti e quali sacrifici debba affrontare un attore, oggi come ieri, per sbarcare il lunario”.

Una bella scommessa narrativa, un viaggio attraverso i nostri tabù, le nostre timidezze, i luoghi impensati e nascosti della nostra personalità. Questa l’esperienza che Kevin vivrà nei panni di Elisabeth riuscendo a trovare in un colpo solo lavoro, fortuna e amore. Scommessa vinta.

Tutte le repliche su www.teatro.it



(22/11/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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