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MA L’AMORE…SI!
TITOLO ORIGINALE: Ma l’amore…si!
REGIA: Tonino Zangardi e Marco Costa
CON: Anna Maria Barbera, Andrea Tidona, Lorenzo Balducci, Marina Limosani, Alessandro Haber e Rodolfo Laganà
ITALIA 2006
DURATA: 96 min.
GENERE: Commedia
VOTO: 8
DATA DI USCITA: 17 Novembre 2006

Emanuela Graziani

La famiglia Iorio, Calabrese e tradizionalista, per affari decide di trasferirsi a Roma e di aprire un ristorante di cucina meridionale. L’idea del trasferimento non convince la giovane figlia Angelina, alle prese con l’Università e la tesi di laurea. A superare questi dissidi familiari ci pensa Annuccia, mamma e moglie generosa…

Ma l’amore…si! è la nuova pellicola dell’apprezzato regista Tonino Zangardi e del giovane Marco Costa, sceneggiatore abile e brillante. Il film, prodotto dalla Eangle Pictures, è una commedia all’italiana dall’umorismo invadente e a tratti surreali che conserva un proprio messaggio di tolleranza in una società complessa come quella attuale.

Conservatrice ma nello stesso tempo di ampio respiro internazionale, la pellicola di Zangardi e Costa racconta le vicende di una simpatica famiglia calabrese alle prese con i problemi di emancipazione sessuale dei propri figli. In chiave spiccatamente ottimistica e moderna, Ma l’amore…si! ritrae la storia di una famiglia tipicamente meridionale che si nutre di humor e di personaggi esilaranti, come la figura granitica di Annuccia, la madre lungimirante della famiglia Iorio.

Il clima mediterraneo e spumeggiante del ristorante di famiglia, “Il Piparedduzzo”, dove si cucinano esclusivamente piatti calabresi, regala allo spettatore una particolare sensazione di freschezza, di benessere interiore che sprigiona antichi sapori e vecchi ricordi.
Il film concentra la sua attenzione sulla rappresentazione del rapporto filiale. Gli incidenti amorosi di Carmelo, primogenito con chiara tendenza alla bisessualità, sono testimoni del cambiamento giovanile che la famiglia Iorio deve saper affrontare nel tentativo di modificare l’immagine di un meridione vittima del silenzio e dell’ignoranza, della violenza e della vergogna.

La voce fuori campo di Carmelo che racconta delle proprie vicende sentimentali e che in un modo o nell’altro esprime l’interiorità di tutta la sua famiglia, rivendica il diritto alla propria libertà di espressione: “Secondo me ha ragione Clotilde quando dice che la sola anormalità è l’incapacità di amare”.

Ma l’amore…si! nasce per raccontare in chiave ironica i difetti e i pregi di una famiglia come tante. Risponde al tentativo di rilanciare sul mercato il genere della commedia all’italiana, di film che si nutrono di tematiche e tradizioni popolari tipicamente nostrane per descrivere l’amore, un amore buffo, ossessivo, divertente, demenziale ma come tale, sempre e costantemente geniale.



(16/11/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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