Le scoperte tecnologiche del ventesimo secolo hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, ma negli ultimi anni c’e`stata una vera impennata nel creare ex novo esigenze conseguenti le nuove tecnologie. Basti pensare a come poco piu` di dieci anni fa si vivesse tranquillamente senza cellulare o a come oggi sia improvvisamente divenuto indispensabile possedere almeno un bancomat o una carta di credito (ricaricabile o meno), un I-pod o una macchina fotografica digitale. Inoltre, e` ormai impensabile che si possa davvero interagire nella nostra societa` o essere concorrenziali nel mondo del lavoro, senza avere un computer e sapere navigare in internet.
Per i piu` scettici sulla propria dipendenza da queste “diavolerie tecnologiche” cito anche telepass, agenda e sveglia elettronica, spazzolino e rasoio elettrico, barometro digitale da scrivania, navigatore satellitare…
In tutto questo susseguirsi di cambiamenti è a rischio anche l’incontestato ruolo del “Dio Tevisione”.
Il primo duro attacco è pervenuto all’arrivo delle tecnologie digitali, infatti, grazie a queste ultime, sul mercato arriva la televisione digitale. Cosi`, dalla TV si passa alle TV, che risultano diverse per modalita` di trasmissione. Cio` accade in quanto l’applicazione delle tecnologie di ultima generazione ha comportato l’evolversi di più offerte in competizione tra di loro: la TV Digitale Terrestre (RAI, Mediaset), la Tv via satellite, e la Tv in banda larga via Internet.
L’importante caratteristica che condividono queste televisioni e` il fatto di essere digitali, ovvero che i loro contenuti possono essere pubblicati nei formati piu` diversi, come su un telefonino o un palmare, usando per la trasmissione il sistema DVB-H.
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