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SCHIELE, KLIMT, KOKOSCHKA E GLI AMICI VIENNESI
I PROTAGONISTI DELLA SECESSIONE IN MOSTRA

Fino all’otto gennaio 2007 il Mart di Rovereto ospita una grande retrospettiva dedicata ai maggiori pittori viennesi del secolo scorso.

Emanuela Graziani

Ventata d’arte al Mart, (Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), con la mostra “Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi” che presenta oltre 120 opere provenienti dall’Österreichische GalerieBelvedere di Vienna e altri prestigiosi musei austriaci e tedeschi.

La retrospettiva è un’importante occasione per riscoprire l’ambiente culturale della Vienna inizio secolo, quella della ribellione all’omologazione dei contenuti e delle forme artistiche fino ad allora dominanti. Le opere di Klimt, Schielie e Kokoschka testimoniano la nascita di un nuovo linguaggio artistico che invase la pittura dei primi del novecento e che si caratterizzò per la sua forza dirompente. L’espressionismo viennese era il simbolo del cambiamento di una società sofferente che rivendicava il diritto alla propria diversità e che rifiutava la staticità del pensiero accademico.

La mostra al Mart omaggia in particolare l’opera di Egon Schiele, l’artista fobico segnato dalla malattia, precocemente scomparso all’età di 28 anni. Tra i grandi maestri che influenzarono il percorso artistico di Schiele troviamo il fondatore del movimento della secessione Gustav Klimt. L’opera Klimtiana costituisce un elemento fondamentale nell’evoluzione della pittura del giovane Schiele, ossessionato dal sesso e dal corpo umano. Nei suoi dipinti l’artista utilizzava una linea tagliente ed incisiva che esprimeva un profondo disagio nei confronti della vita.

La sessualità, espressa nelle pose e nelle movenze dei soggetti ritratti, ripercorreva in largo e in lungo un’ossessione erotica che sfociava nella sofferenza e nella solitudine. Schiele rappresentava la fisicità del corpo in contrapposizione alla leggerezza dello spirito; il suo tratto netto, marcato e a volte persino violento, era segno di disfacimento interiore e, al contempo, di rivoluzione del pensiero moderno e dell’espressionismo, di quel movimento dominate nell’arte tedesca fra le due guerre.

La mostra curata da Tobias G. Natter, Tomas Sharmann, Thomas Trummer e con la direzione scientifica di Gabriella Belli, offre uno sguardo nuovo sull’opera del pittore “maledetto” che incanta ed affascina lo spettatore. Le figure di Schiele sono figlie di una pittura corporea sospesa tra la vita e la morte, tra la vibrazione sessuale e la perdizione mentale, una pittura che invita al tatto e ai sensi viscerali del nostro vivere quotidiano.


INFO
“Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi”
7 ottobre 2006 – 8 gennaio 2007
Mart Rovereto
Corso bettini, 43 – 38068 (Trento)
Informazioni: 0464 438887
www.mart.trento.it



(18/10/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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