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INIZIA LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA
DAL NOSTRO INVIATO

Dopo l’antipasto di ieri alla Casa del Cinema, col sindaco Veltroni che inaugurava ufficialmente la Kermesse, condito dal premio alla carriera a Sean Connery e dall’arrivo nella capitale di Nicole Kidman, è partita oggi la Festa del Cinema di Roma. Le prime proiezioni, le prime calde accoglienze, i primi grandi accalcamenti.

Giancarlo Simone Destrero

Quello che si prova arrivando dentro l’Auditorium è un leggero spaesamento. Sulle prime, non si sa come orientarsi. Poi ci si ricorda del programma, lo si consulta, e via verso una delle sale che offrono le varie proiezioni. Torniamo per un attimo indietro. Per chi viene in macchina, come il sottoscritto, da una qualsiasi zona della capitale, non c’è modo di evitare il forfait dei quattro euro per il parcheggio.

Questo è quanto è stato concesso alla stampa. A meno che non si voglia fare una toccata e fuga, insensata se si vuole godere delle proiezioni. E non c’è modo in cui gli affezionati dell’automobile possano evadere la tassa, visto che per tutta la zona circostante, il parcheggio a pagamento costa 1 euro l’ora. Se si volesse perseverare nel lusso automobilistico per tutta la durata della Festa, le tasche si alleggerirebbero di 36 euro.

Non c’è male. Prima di arrivare alla scontata fila davanti ad una delle scale che portano dentro le belle sale di proiezione, fermiamoci un attimo a guardare l’interminabile viavai umano che riempie gli occhi da Via De Coubertain fin dentro la cavea dell’Auditorium. Un insieme di volti noti cinematografici, addetti ai lavori, accreditati d’ogni tipo e tanti curiosi.

Appassionati di cinema, amatori degli eventi, fans di qualche attore specifico o semplicemente presenzialisti. Tutto ciò aumenta a dismisura dopo l’ora di pranzo, quando alla suddetta fauna si aggiungono i ragazzini usciti da scuola. Un discreto caos, voluto e fatto per il pubblico. Infatti, dopo le 17 è il pubblico ad avere la precedenza per vedere i film proposti nella serata. La biglietteria interna dell’Auditorium è aperta tutti i giorni fino alle 20.

Le proiezioni stampa, invece, iniziano la mattina alle 9 nella sala Santa Cecilia e terminano con l’ultima delle 14.30 nella sala Petrassi. La festa è stata aperta dal film Fur di Steven Shainberg, dove la Kidman, attesa dal pubblico qui all’Auditorium per le 20, interpreta la fotografa Diane Arbus che impressionò il mondo artistico negli anni 60’ per avere messo al centro dei suoi scatti persone con anomalie fisiche, piuttosto che relitti umani, dei cosiddetti freaks, utilizzando una parola molto cinematografica.

Il film racconta la vita dell’artista senza mostrare mai la sua arte, le fotografie per le quali è diventata famosa, e scava nella profondità della sua vita interiore. Nella sala teatro studio alle 10 è stato proiettato il film Bes Vakit del regista turco Reha Erdem. Il film parla delle problematiche quotidiane di alcuni contadini che abitano un piccolo paese affacciato sull’oceano. Nella Sala Petrassi alle 14.30 è stata la volta del bel film Le Voyage en Armènie (che abbiamo recensito) di Robert Guèdiguian, il primo dei sedici in concorso, che sarà giudicato dalla giuria popolare presieduta da Ettore Scola.

Questa, difatti, è la principale novità rispetto agli altri festival del cinema. La giuria questa volta è formata da non addetti ai lavori, 50 membri con la comune passione per il cinema ma provenienti da ambiti lavorativi completamente differenti, rappresentanti dello spettatore medio. Alle 17 il tappeto rosso steso nella cavea dell’Auditorium viene calpestato da Sean Connery.

In piazzale Luciano Berio si accendono i riflettori, si da il motore a centinaia di telecamere ed i fotografi si litigano la migliore posa dell’attore scozzese. La folla di giovani e meno giovani stipata lungo le transenne impazzisce. Beato lui. Segue la proiezione del suo cortometraggio The bowler and Bunnet e l’incontro con i fortunati detentori dei biglietti, precedentemente accaparrati. Senza di essi solamente i giornalisti di Raisat vengono fatti entrare. Ed ora tutti in attesa della Kidman, che da star non mancherà di farsi attendere.



(14/10/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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