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IL CONTRABBASSO OVVERO LA FUGA DAL MONDO
Franz Tricarico è uno degli otto contrabbassisti dell’Orchestra di Stato di Berlino. Vive da solo in un ambiente insonorizzato che lo separa completamente dal resto del mondo e gli unici esseri umani con cui ha un contatto sono la signora di sopra e il figlio del portinaio. Una sera quest’ultimo lo va a trovare e la pièce si anima.

Livia Bidoli

Maurizio Micheli è un brillante personaggio di uno scritto esilarante e malinconico di Patrick Süskind, riadattato per la scena del Piccolo Eliseo dallo stesso Micheli e da Annabella Cerliani. Gli echi italiani dell’adattamento si sentono immediatamente con le battute sul lavoro impiegatizio come trappola dalla quale non si riesce a sfuggire.

Perché il nostro contrabbassista non è affatto felice ed il suo contrabbasso è piuttosto una condanna che ha deciso di darsi per non essere stato amato da piccolo. Essendo il contrabbasso uno strumento a corde femminile, rappresenta la madre che non lo ha amato e a cui si è abbarbicato per torturarsi meglio durante la vita (si sa che tutti i bambini si sentono colpevoli per la mancanza d’amore subita da piccoli). Franz Tricarico è quindi alla ricerca d’amore, in particolare dell’amore di una mezzosoprano di nome Sara, che però frequenta soltanto gli altri cantanti, ben più remunerati di lui.

Tutto il dialogo di Franz, il soliloquio di Micheli intervallato da qualche battuta di Federico Vigorito, il giovane figlio della portinaia aspirante contrabbassista, è esilarante. Il monologo infatti è intervallato da scrosci di applausi e risate in continuazione dall’inizio alla fine dello spettacolo. Micheli è un mattatore perfettamente calato nella parte di questo tragicomico Franz Tricarico, che nega le sue origini italiane (genitori e parenti tutti) e scioglie il suo mellifluo dolore di quarantaseienne single da tre anni. Il ragazzo che lo ascolta non parla quasi mai, e non viene chiamato che ad assentire talvolta dalla mania di grandezza di Tricarico, ripetendo costantemente otto che alla fine si scopre essere anche il suo nome.

Sul palcoscenico che riproduce un ambiente pressurizzato, pareti bianche e bombate come quelle del manicomio per eliminare qualsiasi disturbo sonoro, passeggia Micheli in su ed in giù, rispolverando la sua vita per il giovane Otto e cercando di trasmettergli qualche nozione sullo strumento. Quello che però risuona più fortemente nella stanza è il suo lamento per una vita ancora incompiuta e comicamente intrappolata nello strumento musicale.


INFO
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
Maurizio Micheli in Il contrabbasso
di Patrick Süskind regia di Marco Risi
versione italiana di Annabella Cerliani e Maurizio Micheli
con Federico Vigorito, Nina Splendor
scene e costumi Andrea Viotti
musiche a cura di Paolo Terni
regia Marco Risi
produzione APAS Produzioni di Sebastiano Calabrò
Dall’11 al 29 ottobre; prezzi da €12,50 a € 35
Via Nazionale 183; tel. 06-4882114;



(13/10/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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