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MILANOOLTRE: DANZA, TEATRO, MUSICA E OLTRE
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Redazione
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E’ iniziato ormai da una settimana e più la ventesima edizione di MilanOltre, festival ormai storico che porta sulla scena milanese grandi nomi e nuovi talenti del teatro straniero.
Il programma, curato per il terzo anno da Luca Scarlini, propone otto spettacoli provenienti da Spagna, Belgio, Germania, Svizzera, Canada e Inghilterra.
L’inaugurazione di venerdì 22 settembre è stata affidata a Las que faltaban (Quelle che mancavano) di ANTONIA SAN JUAN, un’esilarante carrellata di personaggi femminili con cui l’attrice spagnola - amata dai cinefili per la sua interpretazione di Agrado in Tutto su mia madre di Almodovar - torna a Milano dopo il successo del 2004.
Torna anche MARIE BRASSARD (4/5 ottobre) che, dopo le esperienze al fianco di Robert Lepage, prosegue la sua personale riflessione sulle potenzialità del “corpo tecnologico” nella rappresentazione. Tramite strumentazioni sceniche raffinatissime e un grande talento di interprete, reinventa il Peepshow, ovvero una macchina della visione che permette di osservare e ascoltare dettagli e brandelli di storie personali, accomunate dal desiderio di sfuggire la solitudine. Le identità di giovani, anziani, uomini e donne s’incrociano in un dedalo sempre più fitto di destini possibili.
Anche il coreografo DAVE ST-PIERRE, che proviene dal Québec come la Brassard, tenta di portare in scena tutto ciò che l’umanità non vuole mostrare, mettendo a nudo corpi e anime nello spettacolo che chiude il festival, La pornographie des âmes (13,14 e 15 ottobre).
Novità assolute dalla Germania e dalla Svizzera con MARION PFAUS e FELICIA ZELLER che ci portano le testimonianze video di Rigoletti (29/30 settembre), la rockstar più sconosciuta e disgraziata del mondo, e con BARBARA WEBER e la sua irriverente Mother T unplugged (3/4 ottobre), una biografia poco agiografica e molto musicale di Madre Teresa.
Il belga KRIS VERDONCK (29 settembre), artista passato per Milano questa primavera in occasione di Uovo, nella performance Duet sospende in aria due danzatori agganciati a una sorta di gru che descrive lenti movimenti circolari. S’instaura tra loro una relazione simile a quella tra trapezisti o alpinisti che, per mantenere l’equilibrio e sopravvivere, devono fidarsi totalmente l’uno dell’altra come della macchina.
Il teatro britannico è presente con due autori di punta. MARK RAVENHILL, divenuto famoso con il provocatorio Shopping & Fucking, si mette in scena in prima persona in Product (7/8 ottobre), impersonando un produttore retorico e arrogante. TIM CROUCH, già applaudito nella scorsa edizione, si propone nelle vesti di un ipnotizzatore in An oak tree (10, 11, 12 ottobre): orchestrando una sofisticata struttura drammaturgica, invita ogni sera sul palcoscenico persone diverse, che ricevono il copione solo poco prima di andare in scena.
Ne sortisce un sorprendente effetto di spaesamento con momenti di grande pathos e lampi di humour nero, a seconda degli interpreti e delle loro reazioni. Ospiti straordinari per le repliche milanesi ELIO DE CAPITANI, LELLA COSTA e LAURA CURINO che qui si mettono in gioco senza rete.
Al pubblico sono infine offerte tre opportunità d’incontro con gli ospiti del festival: alla Libreria Feltrinelli di piazza Duomo Lella Costa, Antonia San Juan e Luca Scarlini, raccontano la comicità sulle scene teatrali di Italia e Spagna; al Teatro dell’Elfo (5 ottobre 18.30) l’editore Il Principe Costante presenta l’edizione italiana del testo di Marie Brassard Jimmy, una creatura di sogno; mentre la compagnia di danza Astratti Contatti organizza un incontro con Dave St.Pierre (15 ottobre).
“Incontri, traffici, contatti, incroci, punti di vista” è stato per molto tempo il motto del festival e l’edizione 2006, con il titolo Life is a cabaret!, punta ancora una volta i riflettori sulla contaminazione di forme, ricordando come questa sia sempre stata tipica dello spettacolo “leggero” nei suoi esiti migliori.
La comicità più feroce porta dunque a riflettere sulla società dello spettacolo, sulla comunicazione di massa, sull’essere e sull’apparire, e, sbeffeggiando la realtà, si fa anche gioco dei codici e dei tic della scena contemporanea.
Luoghi
Teatro dell’Elfo, via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 02.716791
Teatro i, via G. Ferrari 11, Milano – tel 02.8323156
Prezzi
posto unico € 12
per la performance Duet ingresso libero fino a esaurimento posti
Informazioni, prenotazioni
Tel. 02 26681166 lun – sab 11.30/20.00
tel. 02 716791
mar – ven 15.30/19.30 biglietteria@elfo.org
Inizio spettacoli
ore 21.00
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