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LA CINA CONQUISTA VENEZIA
TUTTI I PREMI DEL 63 ° FESTIVAL


Lorenzo Corvino

Vince il Leone d’Oro la Cina di un giovane cineasta trentenne dal nome difficile da memorizzare, Jia Zhang-Ke; il film in questione ha di contro un titolo forte e orecchiabile nella versione internazionale inglese, Still Life. Vince il cinema dell’impegno e dello sguardo introspettivo, non fine a se stesso o relegato a mero edonismo visivo, tra estetismi e frizioni di un mezzo, il cinema, che oggi cerca di risolvere la sua più grande sfida: vincere il contrasto tra amore per immagini sempre più soltanto virtuosistiche e la sua peculiarità narrativa intramontabile, ovvero ritrovare nel gusto del racconto corposo ed emozionale la forza di una rappresentazione, anche se questa è fin troppo imitata dai tanti surrogati od altri media in ascesa (videofonini, internet, videoclip, ecc.).

Certamente la delusione sarebbe tanta se ragionassimo col glamour piuttosto che col cuore: dall’elenco dei premiati mancano tutti i nomi grossi che ci facevano gridare appena una decina di giorni fa all’evento, alla straordinarietà dell’edizione numero 63 di questa Mostra d’Arte Cinematografica, con ben 21 anteprime mondiali in concorso. Se questo era vero, lo era anche il fatto che il clamore derivava soprattutto dallo spiccare tra tante anteprime di titoli eccellenti statunitensi molto attesi e da mesi chiacchierati e di autori consacrati e celebri in generale: diciamoci la verità, che in concorso ci fosse l’ennesimo film asiatico, quantunque inedito, non importava granché a nessuno.

E invece la ben assortita giuria, presieduta da Catherine Deneuve, a sua volta in dialettica e cavalleresca – e forse osteggiata? – competizione con il carismatico Michele Placido, ha distribuito i premi contro tutte le chiacchiere e il glamour. Di fatto si fa più notizia a citare i grandi esclusi dai premi: De Palma, Cuaron, Aronofsky, Frears, Verhoeven, Amelio, Tsai Ming-Liang, Jacquot, Johnny To.

Riescono a farsi valere Alain Resnais (84 anni) che vince il premio per la miglior regia e Spike Lee che vince la sezione Orizzonti Doc col suo documentario sul disastro di New Orleans di un anno fa spazzata dall’uragano Katrina. Un discorso a parte andrebbe fatto per il nostro Emanuele Crialese, il suo Nuovomondo (The Golden Door) ha vinto un premio speciale coniato per l’occasione: spesso una tale iniziativa invita a supporre che il film non solo è quasi un ex aequo col vincitore assoluto, ma anche che ci si trova dinanzi ad un quasi capolavoro, o almeno di fronte ad un film tanto impressionante da dividere e far discutere. Questo tuttavia non è dato sapere ancora, dato che il film uscirà nelle sale nostrane il 22 settembre. Accontentiamoci di vedere quale accoglienza riserverà al nostro giovane regista alla sua opera terza il festival di Toronto che proietterà il film a breve, il 13 settembre.

L’unico premio che era un segreto di Pulcinella era quello alla migliore attrice: la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è andata ad Helen Mirren (The Queen di Stephen Frears), splendida sessantenne inglese, che di recente abbiamo visto protagonista sensuale e tenera di Shadowboxer, nonché memorabile Morgana nel celeberrimo Excalibur di Boorman del 1981, qui alla mostra nelle perfette vesti dell’attuale regina di Inghilterra Elisabetta II, ritratta all’epoca dello scandalo per la morte prematura di Lady Diana, avvenuta a Parigi il 30 agosto 1997.

Di certo non si può dire la stessa cosa per la Coppa volpi per la migliore interpretazione maschile a Ben Affleck, praticamente unico rappresentate della nutrita pattuglia statunitense presente nella categoria Concorso a portare qualcosa a casa, o meglio a ricevere qualcosa a casa, dato che non era presente alla premiazione e ha fatto sapere quanto fosse lieto con un sms (sigh!): un accostamento – un tale premio e una tale personalità – così poco in linea con l’identità dell’istituzione, da sembrare una gag di una puntata de I Simpson. Ma anche qui bisogna attendere il giudizio del pubblico quando andrà a vedere il film, da noi senza ancora una data di uscita precisa. Non è da escludere – come spesso è accaduto, anche di recente, con altri titoli statunitensi presenti nelle passate edizioni di Venezia – che questo titolo campeggerà in qualche categoria interessante ai prossimi Golden Globe & Oscar 2007.

I premi:

Leone d'Oro per il miglior film

Sanxia haoren (Still Life) di Jia Zhang-Ke

Leone d'Argento per la regia
Alain Resnais per Coeurs

Leone d'Argento rivelazione
Emanuele Crialese per Nuovomondo

Premio Speciale per l'insieme dell'opera
Jean-Marie Straub e Danièle Huillet

Premio Speciale della Giuria
Daratt di Mahamat-Saleh Haroun

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
Ben Affleck per Hollywoodland di Allen Coulter

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Helen Mirren per The Queen di Stephen Frears

Premio Marcello Mastroianni
Isild Le Besco per L'Intouchable di Benoit Jacquot

Osella per il migliore contributo tecnico
Emmanuel Lubezki per Children of Men di Alfonso Cuaron

Osella per la migliore sceneggiatura
Peter Morgan per The Queen di Stephen Frears

Corto Cortissimo per il miglior cortometraggio
Comment on freine dans une descente? di Alix Delaporte

Premio UIP per il miglior cortometraggio europeo
The Making of Parts di Daniel Elliott (GB)

Menzione Speciale
Adults Only di Yeo Joon-Han

Premio Orizzonti
Mabei shang de fating di Liu Jie

Premio Orizzonti Doc
When the Leeves Broke: A Requiem in Four Acts di Spike Lee

Premio Luigi De Laurentiis per un'opera prima - LEONE DEL FUTURO
Khadak di Peter Brosens e Jessica Woodworth

Leone d'Oro alla Carriera
David Lynch



(11/09/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


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