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FESTIVAL DI VENEZIA: E’ LA VOLTA DI “THE FOUNTAIN"
L’attrice Rachel Weisz presenta l’anteprima mondiale di “The Fountain”, film in concorso Venezia 2006.

Emanuela Graziani

Accompagnata dal regista, il visionario Darren Aronofsky, Rachel Weisz è arrivata in laguna per presentare il suo ultimo film, “The Fountain”, storia d’amore e di spiritualità ai confini della realtà.

Hugh Jackman (grande assente della serata) nel film è uno scienziato che vuole trovare una cura contro il cancro per l’amata moglie Isabel.

Parallelamente, nel futuro del 26esimo secolo, un astronauta cerca il mistero della vita nel cielo, all’interno di una stella cadente. Le due storie sono tra loro correlate e unite da una sola verità: il desiderio di vivere per sempre.

Parlando del film il regista dichiara: “Il desiderio dell’immortalità è molto radicato nella nostra società, siamo così preoccupati della nostra condizione fisica che spesso dimentichiamo di nutrire il nostro spirito. Questo è uno dei temi centrali che volevo affrontare nel film: la morte ci rende umani? E se potessimo vivere per sempre, perderemmo la nostra umanità?”.

Aronofsky, già autore di Requiem for a Dream, ama raccontare storie mistiche, sospese tra il fantasy e il metafisico, nel tentativo di regalare una visione particolareggiata della realtà che ci circonda.

Il film “The Fountain” spicca per aver sapientemente intrecciato passato e presente in un unico linguaggio ma, al contempo, l’immersione finale nel metafisico risulta poco coinvolgente, troppo distante da percepire come appartenete all’animo umano.

Un viaggio interiore tra spiritualità e misticismo poco apprezzato a Lido, che vede ai primi posti nella classifica dei critici il film “I don’t want to sleep Alone” dell’acclamato regista cinese Tsai Ming-Liang e il sempre più apprezzato “The Queen” di Stephen Frears.

Oggi è sbarcato in laguna il cast del secondo film italiano in concorso,“La Stella che non c’è” di Gianni Amelio. Interpretato da Sergio Castellitto, la pellicola del già Leone d’oro, racconta la storia di un giovane operaio italiano che va in Cina per lavoro. Qui incontra una ragazza con cui stipula una sorta di relazione affettiva. Amelio dichiara: “Il nucleo del film sta nella sua forza morale”.

INFO
Fondazione la Biennale di Venezia
Palazzo Quercini Dubois, San Paolo 2004
www.labiennale.org



(07/09/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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