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Dal 24 al 28 luglio sarà possibile assistere invece all’inedito spettacolo Processo a Nerone – Le confessioni di Agrippina che vede protagonista una straordinaria Adriana Asti, accompagnata sulla scena da attori importanti come Paolo Bonacelli, Ludovico Fremont, Luisa Ranieri, Carlo Simoni, e Jean Sorel. In occasione della prima replica del 24 luglio sarà presente anche Corrado Augias nel ruolo del Presidente del tribunale.
Musiche originali composte e dirette da Marcello Panni eseguite dal vivo dall’ensemble Trombe di Risonanza.

Sul banco degli imputati, Lucio Domizio Enobarbo, detto Nerone

Nerone morì nel suo trentaduesimo anno d’età, il giorno stesso in cui, un tempo, aveva fatto morire Ottavia, sua moglie, e la pubblica esultanza fu così grande, che i plebei corsero per tutta la città coi berretti di feltro sulla testa”. (Svetonio, “Le vite dei dodici Cesari, libro VI).

Roma, 60 d.C., ottocentesimo anno dalla fondazione della città, ab Urbe condita.
Roma, metropoli di un milione di abitanti, cuore dello smisurato dominio romano.
A metà del I secolo d.C., l’Impero copre la maggior parte del mondo conosciuto: dalla Britannia sud-orientale all’Africa magrebina ed egizia; dalla Lusitania alla Cappadocia e giù fino ai remoti deserti della Siria.
Nerone, nato il 15 dicembre del 37 d.C. ad Anzio, divenne imperatore a soli 17 anni.
Le accuse, sono gravi e terribili.

Omicidio: l’assassinio della madre Agrippina, della moglie Ottavia, del fratello d’adozione Britannico, del precettore Seneca. Corruzione dei costumi: la sua sessualità era iperbolica e malata. Incendio doloso: ha appiccato il fuoco sul sacro suolo di Roma. Persecuzione dei cristiani.

Ma Nerone fu anche il princeps che garantì 14 anni di pace e prosperità all’Impero. Cultore di tutte le arti, amante del bel canto e della recitazione. Autore di una vera rivoluzione culturale che portò nella ruvida società romana gli stili di vita colti e civilizzati dell’Ellenismo.
Nerone non era un sanguinario, detestava le guerre, gli spettacoli cruenti, la violenza, le esecuzioni capitali. A lui seguì il caos. Una madre violenta, un precettore opprimente, volevano fare di lui uno strumento, relegarlo a una perenne minorità, condizionato in ogni scelta.
Nerone preferì farsi trastullo dei propri sogni, scegliere da sé le proprie illusioni.

Quest’anno ben 1200 persone a sera avranno la possibilità di assistere gratuitamente agli eventi. Proprio per il grande afflusso di pubblico riscontrato nella passata edizione, è stata infatti scelta la Basilica di Massenzio come sede delle rappresentazioni: uno spettacolo nello spettacolo che in queste calde sere d’estate incanta chi ha desiderio di far “divertire” anche la mente.



(25/07/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

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