Ale e Franz, al secolo Alessandro Besentini e Francesco Villa, ci riprovano: dopo un esordio cinematografico deludente (con La terza stella, 2005, regia di Alberto Ferrari) le superstar di Zelig cambiano rotta e si affidano alla direzione di Massimo Venier, già regista e sceneggiatore dei successi di Aldo Giovanni e Giacomo.
La strada intrapresa con Mi fido di te sembra essere quella giusta: “ci siamo liberati dal bagaglio delle esperienze televisive” dice Franz “e siamo molto contenti di questa nuova strada, che sentiamo molto nostra”. I due interpreti (e soggettisti) stavolta dicono di aver modificato l'approccio alla scrittura, di identificarsi maggiormente con i temi proposti e di aver lavorato molto sulla recitazione per dimenticare definitivamente le gag di Zelig.
La scommessa ora è riuscire a far dimenticare anche al pubblico la celebre panchina che li ha resi i beniamini del pubblico televisivo.
Mi fido di te è la storia di un'amicizia atipica: quella fra Alessandro, piccolo truffatore che vorrebbe cambiare vita, e Francesco, che la sua vita se l'è vista cambiata tutta d'un colpo: licenziato alla soglia dei quarant'anni, non riesce più a reinserirsi nel mondo del lavoro, e si barcamena fra impieghi alquanto precari.
Francesco e Alessandro si incontreranno per caso e metteranno in piedi un'improbabile “società” con lo scopo di truffare il prossimo: si prevede una catena di situazioni comiche, equivoci e scherzi del destino, fino all'immancabile lieto fine.
Ale e Franz ci tengono a precisare che sarà un film divertente, ma non un film comico: lo scopo è quello di parlare della società con leggerezza, attraverso situazioni surreali ma non distanti da quello che si vive tutti i giorni, basate su una storia logica e su dei personaggi veri, non delle macchiette alla Gin & Fizz.
Una particolare cura è stata dedicata alla scelta delle truffe messe in atto dai due protagonisti: tutti gli inganni, tranne uno, sono messi in atto quotidianamente da truffatori di professione, e infatti gli autori si sono avvalsi della consulenza di bari di professione, di sedicenti maghi, delle questure di Milano e Napoli e addirittura della Digos.
Stessa cura anche per la definizione dell'ambiente: il film è stato e sarà girato interamente a Milano, città a cui Ale e Franz sono legati e che Massimo Venier ritiene ingiustamente sottovalutata dal cinema: al contrario, offre molti angoli nascosti e interessanti e molte atmosfere differenti, specie nelle sue periferie. Una delle scene clou del film è stata girata presso una comunità di Rom che vive ai margini della città, per la quale è avviato un progetto di solidarietà e integrazione a cui Ale e Franz tengono molto.
I due sono anche lettori accaniti di libri sulla mala milanese, sulle vicende che hanno visto protagonisti criminali come Vallanzasca ed Epaminonda: la citazione di queste atmosfere sarà affidata anche alle musiche “metropolitane” originali di Paolo Jannacci.
Mi fido di te, una produzione Sifulum e Rodeo Drive, è in lavorazione in queste settimane a Milano e uscirà nella prima metà del 2007, distribuito da Medusa.
Amare l'arte è benessere
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