Mikey (Cuba Gooding Jr.) e Rose (Helen Mirren) sono due assassini professionisti. Quando un brutale boss del crimine chiede a Rose di uccidere la propria moglie, la donna, alla ricerca di redenzione per il suo passato tragico, decide di non portare a termine l’operazione e di salvare la vita alla giovane vittima. Spinti da un amore senza limiti, Rose e Mikey cercheranno di proteggere con tutti i mezzi possibili la ragazza e il suo bambino.
Shadowboxer segna il debutto alla regia di Lee Daniels, produttore del film candidato all’Oscar Monster’s ball e del film apprezzato dalla critica The woodsman. Questo thriller, che ha vinto la selezione ufficiale al San Sebastian International Film Festival 2005 e la selezione ufficiale al Toronto International Film Festival, scava nei bassifondi della criminalità organizzata, analizzando le zone più oscure dell’animo umano.
Nel tentativo di affrontare questioni sociali complesse e, apparentemente insormontabili, Daniels racconta una storia piena di contraddizioni, capace di superare i conflitti sociali di razza, sesso, età e famiglia.
Definito thriller indipendente, Shadowboxer è un grande dramma dove si incrociano capacità artistiche e scenografiche di alto livello. La pellicola porta, infatti, sul grande schermo uno degli attori più completi del panorama cinematografico odierno, Cuba Gooding Jr, premiato con l’Oscar per l’interpretazione, acclamata dalla critica, del pittoresco e colorito giocatore di football Ron Tidwell nel film campione d’incassi Jerry Maguire. L’attore statunitense, che interpreta il ruolo del protagonista Mikey, un killer professionista alla ricerca di redenzione, condensa, con straordinaria eleganza mimica, il dualismo delle contraddizioni, concentrando su di sé tutti profondi contrasti dell’animo umano e regalando alla pellicola di Daniels una fluidità visiva particolarmente interessante.
Parlando del proprio ruolo Cuba Gooding Jr afferma:” ..il film attira un pubblico molto vasto, persone che non hanno paura di affrontare questioni controverse e che pensano con la propria testa. Sono certo che seguendo la storia di questo film avranno la netta sensazione che si tratti non solo di una bella storia ma anche di una lezione di vita”. Girato in esterni a Philadelphia, Shadowboxer si caratterizza per l’utilizzo di una regia statica e sfumata, particolarmente incentrata sulla percezione-introspezione dei primi piani dei personaggi, considerati veri riflessi della brutalità e della criminalità moderna.
Un film violento e commovente, una pellicola matura e complessa, che suggerisce un’atmosfera notturna e una storia d’amore di notevole fascinazione. Lo stile inconfondibile del regista, impegnato nel rappresentare la società afro-americana in tutte le sue sfaccettature, supera i pregiudizi razziali per elaborare una nuova visione del sentimento amoroso, spesso spregiudicato e terrificante, ma comunque passionale e viscerale. Complesso, abietto e straordinariamente potente, l’amore è qui una forma di redenzione e, al contempo, una forma di rivendicazione; una sorta di fascinazione che mischia e fonde i generi e le emozioni più profonde di ognuno di noi.
Amare l'arte è benessere
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