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LA PIRAMIDE!
Per descrivere le parole del prossimo spettacolo di Copi, abbiamo deciso di usare le parole del suo regista, Arturo Cirillo, che ce lo presenta a modo suo.


Ciascuno deve inventarsi delle storie. Alcune se ne inventano delle incredibili.
Copi

La vita è sogno
Solo veniamo a dormire, solo veniamo a sognare.
Non è verità, non è verità
che veniamo a vivere sulla terra
Cantares Mexicanos

C'è un filo che, quasi inconsapevolmente, si sta dipanando nelle mie scelte teatrali. Un percorso attraverso forme di comicità sempre più contemporanee, dove però il rapporto con un passato, più o meno mitico, permane. Quindi se Mettiteve a fà l'ammore cu me! era un testo ottocentesco trasportato nel novecento, L'ereditiera era un testo contemporaneo travestito da ottocento. E La Piramide!? Cos'è La Piramide! ?

La fine di un mondo (o del mondo). Una terra di nessuno in cui si ritrovano una regina inca, una principessa inca, un gesuita, un topo, una vacca sacra, un turista. Interpreti di un atroce varietà, l'ultimo varietà possibile: quello della catastrofe. Uno scrittore e disegnatore argentino, trapiantato a Parigi, ci racconta come il nostro mondo ha continuamente bisogno di uccidere altri mondi (gli antichi imperi precolombiani, le civiltà mediorientali...) per continuare ad esistere. Un tempo bramosi d'oro, oggi di petrolio, annientiamo visioni della vita che crediamo "primitive". Tutta l'opera di Copi mi appare una incessante lotta dell'irrazionale contro la ragione, del mito contro la storia ("uno scandalo che dura da dieci mila anni"), il tutto raccontato con feroce e felice ironia. In un luogo di sopravvissuti, com'è il teatro (o una piramide inca), un gruppo di attori, collaboratori e produttori vecchi e nuovi, daranno vita a questa folle metafora del potere.

P.S. I teatri, come le piramidi, sono luoghi fuori dal tempo, dove i morti convivono con i vivi, per la gioia di entrambi. Allora vorrei aggiungere ai facenti parte di questo gruppo anche Luca Coppola e Giancarlo Prati, che hanno traghettato le parole di Copi da una lingua ad un'altra. Penso anche a loro come compagni di questo viaggio.



di Copi
traduzione Luca Coppola e Giancarlo Prati
con Gea Martire, Monica Piseddu Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Salvatore Caruso, Fabio Palmieri
scene Massimo Bellando Randone
costumi Gianluca Falaschi
musica Francesco De Melis
luci Andrea Narese
foto di scena Luciano Romano
assistente alla regia Paolo Cresta
regia Arturo Cirillo

debutto 27 ottobre 2004
Mercadante Teatro Stabile di Napoli

Mercadante Teatro Stabile di Napoli
Nuovo Teatro Nuovo
Teatro Stabile di Innovazione




(06/12/2005)


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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