“Vi fu un tempo in cui l’arte e la scienza erano ancora sorelle, e un poeta poteva darsi a esperimenti senza perdere la propria ‘AURA’. Oggi non è più così facile. Dobbiamo contentarci di spiragli e, attraverso l’arte, leggere le forme e i colori del mare, ed essere testimoni della sua immagine nel nostro tempo”. <
Un libro insolito, si potrebbe dire, in cui l’arte e la scienza tentano di ristabilire antichi legami, la fotografia sposa la curiosità scientifica, la ricerca dell’eccezione conferma la bellezza di quella forza superiore che ancora è la natura, le immagini amoreggiano con le parole pronunciate o incastonate in frasi di letteratura.
Ogni pagina è un occhio che scruta, ammira, seziona, interpreta, rapisce ..il mare: foto d’autore degne degli obbiettivi dei più grandi fotografi mondiali, accompagnano il lettore dalla prima all’ultima tappa di un viaggio attraverso gli oceani.
Ma gli occhi non sono i soli a tenerci compagnia in quest’odissea, bensì voci che si fanno strada tra gli abissi e ammalianti come un canto di sirene, si raccontano. Voci che il mare l’hanno vissuto e ce ne regalano le molteplici sfaccettature.
Voci di naturalisti, sportivi, scrittori, giornalisti, biologi, geografi, geologi, scalatori, storici naturali che insieme alla maestria di fotografi professionisti ci rappresentano ognuna un mare diverso per la terra che bagna, per la luce che sfiora, eppure sempre lo stesso:
l’oceano visto dallo spazio, le isole come ‘perle nel blu’, il vento, la tempesta, l’onda perfetta, il faro come ‘sentinella del mare’, i colori del mare, le creature che lo popolano in profondità e in superficie, le storie sommerse, le alte e le basse maree.. e come da copione l’ultimo sguardo è volto al finire del giorno, al tramonto con i suoi cromatismi e la sua poesia.
Navigatori del nostro tempo, come Giovanni Soldini, cantano il mare all’unisono con viaggiatori immaginari di un tempo perduto, quali Omero e Dante; la voce degli scienziati odierni è accompagnata da un coro di citazioni della più celebre letteratura internazionale: da Byron a Coleridge, da Conrad a Hemingway..
Ancora una volta l’essenzialità della parola e la potenza evocatrice dell’immagine, vanno oltre l’apparente oggettività richiamando alla mente immagini sorelle, sogni, ricordi e fantasie che nella loro arbitrarietà non possono essere catturate da una pellicola fotosensibile.
Insomma, potremmo definirlo così: originale nella forma e nella sostanza, un cubetto di carta patinata a colori con dentro poche parole e un MARE di fotografie.
Amare l'arte è benessere
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