Crespi 1797, l’antica azienda italiana produttrice di lino, è partner privilegiato della mostra-evento “Avvolti nel Mito. Tessuti e costumi fra Settecento e Novecento dalla collezione Montgomery”. La presenza in qualità di partner di un’azienda di tessuti come la Crespi dimostra è simbolo di una volontà ancora presente nel contesto ialiano di sostenere iniziative che si distinguono sia per l'eccellenza della proposta culturale sia per il contributo alla divulgazione del patrimonio artistico internazionale e che, in questo caso, consolida lo storico legame tra arte tessile e arte in genere.
E’ un bene, all’interno del panorama socio – politico attuale dell’Italia, che aziende private sostituiscano quelli che un tempo erano gli antichi mecenati e che si facciano promotrici di eventi culturalmente utili anche alla “comunità”. Ma, in questo caso, non si parla solo di semplice mecenatismo, quanto di una particolare attenzione da parte della Crespi, che nel corso degli anni sembra essere divenuta una vera e propria azione di recupero, conoscenza e divulgazione di opere e autori che rappresentano un inestimabile patrimonio artistico, nonché sorgente di creatività pura per quelli che verranno.
Patrocinata dal Ministero per gli Affari Esteri e da Japan Foundation, la mostra si pone l’obiettivo di celebrare l’incontro tra due culture lontane. In esposizione sono presenti più di centocinquanta manufatti tessili della tradizione giapponese d'uso corrente, in canapa, in cotone, con esemplari in ramia, in glicine, banano e altre fibre e decorati perlopiù in indaco. Si tratta di coperture per futon, vesti per la festa o per il lavoro, per contadini, pescatori, pompieri, a rivelarci il più intimo splendore del design tessile e dell’ abbigliamento dal Settecento al primo Novecento. “Avvolti nel Mito” è il pensiero che veste la nostra mente quando ci troviamo davanti a queste insolite e autentiche opere d’arte, che in sostanza sono immagini mitiche che arrivano direttamente dalla tradizione giapponese per ammantare e proteggere con la buona sorte, per ricercare la lunga vita, per raggiungere la perseveranza. E’ da questa stessa matrice culturale, che giunge lo spirito che tanto influsso ha avuto sui movimenti delle avanguardie occidentali degli ultimi due secoli, ma soprattutto all’amore e alla dedizione per la materia, ormai parte del nostro bagaglio culturale.
Amare l'arte è benessere
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