I migliori ciarlatani restano comunque Studio Aperto, Tg4 e Tg5, che preferiscono dedicare i servizi più lunghi alle vicende dei vip. Le notizie più importanti di oggi? Rassel Crow in manette per aver tirato il telefono in faccia al cameriere, le parole di La7: ‘Era frustrato per i problemi con il telefono. Nell’agosto scorso ha morso un orecchio ad una guardia del corpo, è troppo impulsivo, ma questa volta non è un film’. Poi Michel Jacson sostenuto dai fans nel processo per molestie a minori. La storia americana di un uomo obeso dimagrito andando allo stadio. Lo strano caso di una patente revocata per omosessualità. La discussione sull’euro: torniamo alla lira perché c’è troppa inflazione. Berlusconi che dice ‘Sembro preoccupato? No, Sto bene.’
Il servizio più lungo? Quello sulla festa per l’addio al celibato di Francesco Totti e la sua prossima sposa Hilary, in una villa Romana. Le interviste alle ammiratrici sfiorano il ridicolo tra i commenti su auto e acconciature: ‘Perché sei qua?’, ‘per Totti’, ‘Cosa vorresti dirgli?’, ‘eh… che è bono, dargli un’occhiatina’.
Poi Studio Aperto non rinuncia a dedicare ampio spazio alle veline di Striscia e al vincitore della Fattoria che ‘zappando e seminando ce l’ha fatta a raggiungere il traguardo’.
Quello che non si vede non esiste.
Quello che non si sente pure.
E mentre il Papa parla di voce propria dicendo no alla fecondazione assistita, Rita Levi Montalcini è doppiata dal cronista.
Non esiste il Terzo Mondo, non esistono i problemi del mercato aperto, non esiste l’Unione Europea…dopotutto l’Europa è crollata per il ‘no’ del referendum francese sulla Costituzione, almeno questo dicevano i titoli delle trasmissioni italiane. E poi chissà perché il referendum proprio in Francia..poi anche in Olanda, chissà come funziona. Ma non dovrebbero essere interpellati tutti gli Stati membri? Ma l’Inghilterra fa parte dell’Unione? Quanta confusione.
E’ questa la convergenza, il pluralismo obiettivo, il considerare utente lo spettatore? Per ora il caos resta sovrano, le opinioni ricadono nell’indifferenza di non sapere. Un’ignoranza promossa quotidianamente, insieme allo spirito di non partecipazione, di non coscienza, rendendoci una popolazione che si accontenta di luoghi comuni…la stessa che anni fa cantava in coro ‘Vengo dopo il Tiggì’.
Capire, criticare, divertirsi, non assuefarsi è benessere
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