Audaci e irriverenti, intensi ed emozionanti, ironici o delicati: i corti diretti da Amedeo Fusco nella seconda edizione di THALìA i CORTI hanno acceso il palcoscenico del teatro Flaiano nelle serate del 16 e 17 maggio.
Giovani attori, attrici e compagnie teatrali si sono alternati sotto le luci della ribalta dando prova di coraggio e determinazione, capacità e voglia di fare, tecnica e talento. In due ore di spettacolo, il pubblico è stato trasportato in dimensioni favolistiche e surreali, drammatiche e comiche, senza un momento di pausa grazie ai “fuori sipario” di Amedeo Fusco e Aurelio Parise che hanno interagito con Laura Petruccelli, Aurin Proietti e Flavia Vescera.
Una manifestazione sui generis, certamente, che in due edizioni ha già riscosso notevole successo e che fa da collante tra le diverse edizioni del THALìA FESTIVAL, giunto quest’anno alla sua quarta prova. Protagonisti sempre gli attori, o meglio i giovani talenti emergenti che spesso non trovano lo spazio opportuno per esibirsi, per i quali il teatro è passione, dedizione e sacrificio, voglia di esprimersi e di far sentire una voce diversa dal coro.
I progetti ideati sotto il nome di Thalìa perseguono tutti lo stesso obiettivo: quello di essere un veicolo per la promozione dell’attore e dell’arte. In questo senso è nata la collaborazione di Amedeo Fusco con la Collepardo Film, alla ricerca di nuove promesse dello spettacolo italiano al di fuori dei casting istituzionali e dei soliti provini.
La prova del palcoscenico serve dunque come cassa di risonanza per coloro che vogliono dare prova di sé, cimentandosi tra le diverse tipologie di rappresentazione teatrale. Al Flaiano c’è così chi si è rapportato a testi difficili, come Eva D’Amico, alle prese con un brano tratto da “La regina morta” di Henry De Montherland, e Alessandra Zaninelli, giovane Salome’ che ha saputo infondere nel brano di Oscar Wilde emozione e intensità. Ha esaltato il pubblico Gennaro Iaccarino, deliziosa “Bernarda”, donna nevrotica interpretata con sapiente ironia da un giovane attore che guarda la realtà, rielaborandola intimamente e sintetizzando i piccoli percorsi della vita.
Non da meno Ines Melpa e Riccardo Fortuna, cantanti che hanno esordito come duo teatrale in occasione del THALìA i CORTI. Sul palcoscenico del Flaiano hanno messo in scena un simpatico intermezzo comico dando corpo a due personaggi esilaranti. Risate a non finire anche con i Contromano, giovanissimi romani che amano scrivere e interpretare prevalentemente testi comici. Hanno divertito tutti con il loro ultimo corto “I cava…ieri” in cui due cavalieri molto particolari affrontano vari argomenti con sapiente ironia.
Il gran finale è stato di Fabio Mureddu, impegnato in una ricerca autoriale e attoriale che si muove verso un teatro come luogo di condivisione della realtà e non più vetrina dell’esibizione virtuosistica. “Sparami!”, il pezzo presentato al pubblico del Flaiano dove un uomo dialoga con una pistola, è una critica sarcastica alle contraddizioni della società contemporanea, in cui Fabio ha saputo dosare con intelligenza il registro comico e drammatico. Per lui applausi a scena aperta più che meritati.
Tra i 21 corti teatrali presentati e curati da Amedeo Fusco sarebbe difficile scegliere il migliore. Sarà compito del THALìA FESTIVAL dare un volto al migliore interprete del 2005. La macchina organizzativa si è infatti messa nuovamente in moto per dare vita a una manifestazione speciale. Appuntamento ad ottobre, quando i corti inizieranno a viaggiare per le regioni italiane fino ad arrivare sotto i riflettori della Capitale.
(11/05/2005)
Amare l'arte è benessere
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