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MODENA CITY RAMBLERS. VINCITORI DEL PREMIO PAI 2005
La terza edizione del Premio Amnesty è stato vinto dal gruppo emiliano con la canzone Ebano, che narra la storia di un’immigrata africana.

Laura Sarotto

Il Premio Amnesty Italia (PAI), giunto già alla sua terza edizione, premia quest’anno un gruppo che si è sempre distinto per i suoi testi impegnati fusi alle sonorità del più tradizionale folk irlandese: i Modena City Ramblers. La canzone che si è aggiudicata il premio si intitola “Ebano” e fa parte dell’ultimo album del gruppo modenese “Viva la vida, muera la muerte”, pubblicato lo scorso anno.
Il PAI è nato nel 2003 dalla collaborazione della Sezione Italiana di Amnesty International e di Voci per la Libertà. Lo scopo è quello di coinvolgere artisti già conosciuti in ambito nazionale e di premiare il brano musicale che meglio rappresenta i valori di cui Amnesty è portatore, per diffondere e sensibilizzare il pubblico sul tema più caro ad Amnesty: quello della difesa dei diritti umani, lontano da intenti politici e governativi.

Le edizioni precedenti sono state vinte da Daniele Silvestri nel 2003 (la prima edizione) con il brano “Il mio nemico” e da Ivano Fossati nel 2004 con la canzone “Pane e coraggio”.
La giuria, composta da critici musicali e da rappresentanti di Amnesty e di Voci per la Libertà ha scelto di Premiare “Ebano” per “il testo altamente suggestivo e l’intensa melodia e, soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International ‘Mai più violenza sulle donne’” come si legge nel comunicato stampa di Amnesty Italia.

“Ebano”, infatti, tratta il tema delicato dell’immigrazione femminile. La protagonista, Perla Nera, è una ragazza africana che emigra in Italia dove, come capita a molte altre giovani immigrate, è costretta a prostituirsi per sopravvivere. La canzone è una bella ballata lenta, dalla musicalità dolce e molto suggestiva. La calda voce del cantante Cisco ne interpreta il significato con sensibilità toccante.

Positiva, ovviamente, la reazione del gruppo, che da sempre con la sua musica si batte per fare emergere problemi sociali come quello dell’immigrazione, già trattato in passato. “Siamo molto contenti di questo premio – ha dichiarato Cisco – è la conferma che la strada scelta dal nostro gruppo è quella giusta. Riconoscimenti come il Premio Amnesty ci danno ancora più forza e motivazione per seguire il nostro percorso”.
Reazione positiva anche da parte di Amnesty che, come ha dichiarato Marco Bertotto, il presidente della Sezione Italiana, crede fermamente che “la musica riesca a trasmettere un messaggio forte di denuncia sui temi dei diritti umani. La canzone dei Modena City Ramblers racconta la sofferenza quotidiana di migliaia di donne straniere nel nostro paese. Sono le nostre madri, sorelle, figlie: hanno subito violenza, non hanno più diritti”.

“Ebano”, quindi, si accosta perfettamente al tema dell’ultima campagna di Amnesty che si intitola “Mai più violenza sulle donne” e che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema scottante che ancora oggi è tragicamente attuale: la condizione femminile, la dura vita di tutte le donne a cui è negata la pari opportunità e l’eguaglianza dei diritti, che vengono violate, violentate, picchiate, schiavizzate e vendute come fossero oggetti.

I Modena City Ramblers riceveranno il premio durante il concorso Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty che si terrà a Villadose, in provincia di Rovigo dal 21 al 25 luglio.



(20/04/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


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