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Sonno 

 
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HAI SOGNATO QUESTA NOTTE?
Perché sogniamo? I sogni sono solamente evanescenze, o qualcosa d’altro si nasconde dietro ad essi?

Dott. Paul Kircher

Alcune persone dichiarano di non sognare affatto oppure di ricordarsi molto raramente dei loro sogni, altre sono del parere che sognare non sia importante, altre ancora descrivono i loro sogni come esperienze fantastiche. Ma cosa c’è veramente dietro ad essi? Durante la notte ogni essere umano sogna ma, purtroppo, solo poche persone ne conservano memoria e, dunque, consapevolezza. Diciamo purtroppo, perché nei sogni c’è molto di più di quanto la scienza fino ad oggi abbia potuto riconoscere.


È ormai risaputo che, se non dorme, l'uomo non è in grado di sopravvivere a lungo. Il corpo raggiunge una condizione estrema di stress e la psiche stessa non è in grado di superare periodi prolungati di insonnia.

Questa condizione viene addirittura sfruttata negli interrogatori come strumento di “tortura“. Dietro a questa osservazione, però, raramente si riesce a intravedere che l'uomo non può affatto vivere o sopravvivere senza i sogni.

L'importanza dei sogni può essere chiarita da un analogia: quando noi uomini realizziamo qualcosa di fisico in questa realtà, “il processo creativo“ passa sempre attraverso un'idea, una visione, che esiste prima nella sfera psichica, nei nostri pensieri e solamente in seguito si traspone nella fisicità. Allo stesso modo, un architetto ha prima l'idea di una casa, che riporta sulla carta e solamente in un secondo momento viene poi materialmente costruita con tegole e mattoni.

Il sogno è, dunque, all'origine della nostra realtà fisica. Come ogni neonato deve prima “insognarsi” in questa realtà fisica, così la “Consapevolezza“, ha ideato il sogno di questa realtà fisica, così come noi la conosciamo.

In diverse culture, il sogno veniva considerato qualcosa di sacro in cui l'uomo entrava in contatto con il divino. Molte decisioni importanti, quindi, venivano intraprese sulla base delle esperienze fatte in sogno. Nella nostra cultura sono stati soprattutto Sigmund Freud e Karl Gustav Jung, a riportare il sogno al centro della terapia e Jung, in particolare, riconobbe anche la dimensione autonoma del sogno e la possibilità di comunicare con la coscienza collettiva.

Nel frattempo, ricercatori delle branche più disparate hanno iniziato a riconoscere il potenziale insito nei sogni.
Psicologi, biochimici, biologi, neurologi ed anche altri scienziati, come i fisici quantistici, mostrano sempre maggior interesse per il mondo onirico e intuiscono che i sogni costituiscono la porta d’ingresso alla percezione libera da vincoli spazio temporali.

Un'idea non priva di fondamento, visto che attraverso il sogno è possibile guarire, effettuare viaggi nel tempo – ad esempio, per “pre-vedere” in senso precognitivo determinati avvenimenti – fare invenzioni e molto altro ancora.

CHE COSA SUCCEDE NEL SOGNO?

Elaborazione degli avvenimenti diurni
Da un lato, nei sogni vengono elaborati gli avvenimenti accaduti durante la giornata che, in un modo o nell’altro (consapevole o inconsapevole), ci hanno emozionalmente impegnati. A questo si aggiungono spesso i pensieri che avevamo prima di addormentarci.
Se avete seguito, ad esempio, un triller televisivo, vi saranno alte probabilità che ne sognate qualcosa. La stessa cosa succede, se prima di coricarvi decidete di seguire un programma culturale.

Elaborazione di paure e blocchi emozionali
Durante i sogni abbiamo accesso diretto all’inconscio e per suo tramite, ai campi morfici. L’inconscio può fornirci un aiuto per liberarci da paure e blocchi emozionali.
Fin tanto che questi aspetti emotivi non vengono sciolti, si presenteranno sempre tipologie di sogni che hanno a che fare con essi. Purtroppo, solo pochi riescono ad interpretare il linguaggio dei sogni, mentre la maggioranza delle persone non è affatto capace di decodificarne i messaggi. Di conseguenza si è orientati a pensare che gli incubi, ad esempio, non abbiano alcun senso. Peccato, perché proprio in questi si annidano informazioni importanti per l’evoluzione personale.

Ogni anno vengono pubblicati nuovi libri sul tema dell’interpretazione dei sogni. Ciononostante, sembra che essi si affermino con difficoltà in quanto, molti tra questi, tendono a fornire spiegazioni contraddittorie.

Non è corretto, infatti, confrontare simboli onirici, come testualmente riportati sui libri, con i nostri sogni, poiché questi ultimi conservano sempre un carattere individuale e specifico, risultando assolutamente soggettivi e commisurati per ogni singolo soggetto. Per comprendere i sogni è necessario decodificare il linguaggio dell’iperspazio e dell’inconscio collettivo e ciò non è sicuramente riscontrabile consultando un qualsiasi manuale di sogni.

TROVARE SOLUZIONE NEI SOGNI

E’ ormai noto che inventori, ricercatori e scienziati devono spesso le loro idee più innovative ad un sogno. Il chimico Friedrich A. Kekulè, ad esempio, cercava disperatamente la formula del benzolo. Una notte gli capitò di sognare un serpente e giunse così alla formula ad anello del benzolo. Se si fosse preoccupato di interpretare il suo sogno con l’ausilio di un manuale, non sarebbe sicuramente arrivato alla conclusione della formula.

Anche voi potete ricavare informazioni preziose dai vostri sogni.

Provatelo da soli: prima di addormentarvi ponetevi una domanda e programmate di conseguenza il vostro sogno. Non appena vi svegliate, prendete carta e penna, scrivete tutto ciò che ricordate del sogno e riflettete su ciò che avete vissuto. Prestate particolare attenzione alle sensazioni emotive che avete percepito durante il sogno.


  
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