Già dagli inizi del secolo scorso si era parlato di un “imminente” inversione del campo magnetico terrestre, causato dal suo indebolimento. Oggi Gauthier Hulot dell’Institute Physique du Globe, con uno studio pubblicato su Nature, afferma che il processo è già in atto in precise zone della Terra: sotto l’estrema punta del continente africano e in corrispondenza del Polo Nord. Secondo Peter Olson della Johnson Hopkins University a Baltimora, negli USA, l’inversione complessiva del magnetismo terrestre sembra essere non troppo lontana. Consiglia, quindi, di cominciare sin da ora a premunirsi contro tempeste solari e contro l’ingrandirsi delle dimensioni del buco dell’ozono.
Essere curiosi è benessere
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