Tra la mano e il cervello vi è un’interdipendenza tale che quasi ogni azione, ogni attimo della nostra vita è caratterizzato da un gesto, da un movimento della mano stessa. Questa interdipendenza tra i due organi è dovuta ad un’effettiva congiunzione diretta, per cui in ogni elaborazione mentale vi è un movimento, ogni gesto sorge da un’anticipazione ideale, ogni emozione si ripercuote sui gesti e così via. Per questi motivi, la mano, organo espressivo-esecutivo dell’uomo, è continuamente percorsa da intense correnti nervose; vibra ininterrottamente a causa di tutte le agitazioni cerebrali. «Come l’acqua, cadendo sulla pietra goccia dopo goccia, lascia col passare del tempo una traccia visibile, e come le corde di uno strumento musicale vibrando fanno assumere alla sabbia sotto di loro una determinata forma, così la mente, agendo in continuazione sull’impressionabilità plastica della mano, lascia alla fine dei segni che il chirologo accetta come registrazione visibile degli impulsi emanati dal grande centro nervoso». Così il ricercatore Beamish scrive nel suo testo The Psychonomy of the hand per giustificare il legame tra le linee della mano e il cervello. Queste teorie continuano a generare oggi sia fautori che oppositori. I primi mirano a trovare le prove di tali affermazioni fornendo il frutto di ulteriori ricerche, i secondi si limitano a spiegare l’esistenza delle linee come ovvia risultante dei movimenti della mano. A questo proposito, Desbarolles, un autorevole studioso del campo, nell’Ottocento rispondeva: «Se qualcuno venisse a dirvi che queste linee e segni del palmo sono stati tracciati per mezzo di un movimento della mano, dalla sua apertura e chiusura etc., rispondete loro che tali segni si trovano dieci volte più netti e numerosi nelle mani di oziose dame di società che nei palmi dei lavoratori, e che sono anche perfettamente lineari ed eloquenti nelle mani dei bambini nati da poche ore». Spiegava inoltre i mutamenti che le linee possono subire col passare del tempo sostenendo che le linee stesse sono le tracce prodotte dalle correnti vitali che attraversano in continuazione la superficie ultrasensibile del palmo. Per cui le linee possono essere più o meno marcate, a seconda dell’intensità con cui certe esperienze sono vissute dall’individuo, così come possono essere modificate in virtù di un autentico lavoro effettuato sul proprio carattere. Detto ciò vediamo come individuare sulla mano quelle linee e quei segni che “parlano” d’amore… Questo sentimento, peraltro, è la sintesi di una serie di elementi di ordine emotivo, intellettuale e fisico e, dunque, la sua espressione equivarrà alla somma di tali fattori. Affettività, sessualità e vicissitudini sentimentali sono tracciate sulle nostre mani a livello di potenzialità e la loro individuazione investe varie aree del palmo includendo i segni, i monti e le linee seguenti: Linea del Cuore, Monte di Venere, Monte di Giove, Anello di Venere e Monte di Mercurio in percussione (sul quale vanno individuate le cosiddette linee del matrimonio e dei figli). Per riconoscere le linee, i segni e i monti cui faremo riferimento è sufficiente consultare i disegni qui riportati. La Linea del Cuore inizia, in genere, sotto il mignolo, tra il Monte di Mercurio e il Monte di Marte (appena sotto il Monte di Mercurio), e prosegue più o meno orizzontalmente per terminare alla base del Monte di Saturno (sotto il dito medio) o di Giove (sotto il dito indice). Questa linea indica le potenzialità affettive dell’individuo, la sensibilità e la capacità di amare in senso lato e non solo. Chiaramente, in questa sede prenderemo in considerazione soltanto gli aspetti connessi all’amore; va detto, pertanto, che se è regolare e ben tracciata esprime bontà, sensibilità e felicità in campo affettivo. Irregolare, invece, indica tendenza ad amori discontinui, mancanza di equilibrio affettivo ed instabilità in generale. Quando è corta o, al contrario, è molto lunga, tanto da attraversare interamente il palmo, esprime mancanza di generosità, egoismo e aridità. La Linea del Cuore a catena esprime spesso una certa mancanza di equilibrio psicofisico e la tendenza ad essere incostanti in amore. Se la linea è molto marcata e formata da più linee parallele esprime altruismo, bontà, forte senso dell’amicizia, sensibilità ed emotività. La Linea del Cuore spezzata denota incostanza o potenziale infedeltà, ma rivela anche altri significati non pertinenti al tema qui trattato. Se la Linea del Cuore si unisce alla Linea della Testa e a quella della Vita, creando così un vertice comune, indica che nel soggetto in questione la vita, il cuore e la mente formano un circuito chiuso e che quindi ogni avvenimento, ogni decisione sarà sottoposta sia ai sentimenti che alla ragione. Questa caratteristica può denotare anche grande generosità ed altruismo all’eccesso. Le ramificazioni di questa linea verso il Monte di Giove indicano bontà, dolcezza ed altruismo. Le ramificazioni sotto il Monte di Mercurio costituiscono un elemento di rafforzo sia per quanto concerne il sentimento sia per il cuore inteso come organo. Infine, quando sulla Linea del Cuore compare un’isola netta e ben visibile, questa indicherà che l’individuo in questione generalmente avrà tendenza agli intrighi in amore, all’adulterio e alle relazioni difficili. Il Monte di Venere è l’elemento della mano che più di ogni altro rivela l’espressione fisica e sessuale dell’amore; tuttavia, esso indica anche entusiasmo, vitalità, sensualità, amore e l’energia vitale. È situato alla radice del pollice ed è espresso da una protuberanza, simile ad un cuscinetto più o meno pronunciato, delimitata dalla Linea della Vita.