Grazie agli strumenti a sua disposizione, alle conoscenze tecniche ed al senso artistico, il creatore di profumi realizza una composizione, ossia una successione di materie prime complementari le une alle altre.
Ogni accordo delle materie prime della stessa famiglia crea una sfaccettatura olfattiva rappresentata sulla piramide da un nome associato ad un codice colore.
Questa composizione si sviluppa nel tempo su tre piani olfattivi « teorici » rappresentati nel taglio del profumo.
TESTA
Il piano olfattivo n. 1 è formulato con materie prime di debole tenacia/forza, ad esempio gli agrumi, gli aromi, ecc. Le note di testa sono fresche. E’ lo slancio del profumo che scatena l’atto di acquisto.
CUORE
Il piano olfattivo n. 2 è formulato con delle materie prime di tenacia media, ad esempio i fiori, i frutti ecc. Le note di cuore sono piuttosto forti, più consistenti delle note di testa. E’ lo sviluppo del profumo che è, allo stesso tempo, il suo sigillo.
FONDO
Il piano olfattivo n. 3 è formulato con delle materie prime di notevole tenacia, ad esempio i legni, i muschi, ecc. Le note di fondo sono pesanti, calde, sorde, ecc. E’ la personalità del profumo che genera la fedeltà.
Sono questi i canoni secondo i quali l’ Accademia del Profumo assegna da 15 anni un Premio Internazionale ai migliori profumi del mercato italiano per la fragranza, il packaging e la comunicazione pubblicitaria.
La consegna dei premi avviene durante il Cosmoprof di Bologna, alla presenza dei più importanti “attori” del mondo profumato. Fra tutti i profumi candidati, i soci di Accademia scelgono – in base a un giudizio di validità del prodotto nel suo insieme - le nomination (8 profumi femminili e 8 maschili) da sottoporre, in seguito, alle votazioni della Giuria Tecnica (i soci Accademia), della Giuria dei Profumieri (tutti i profumieri d’Italia) e della Giuria dei Consumatori.
Niente sa emozionare più del profumo. E niente, ancora, sa essere più duttile del profumo, per le infinite variazioni sul tema cui si sa prestare.
Amare è benessere
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