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IL SENSO DELLE EMOZIONI. CONCEPT STORE
L’evidente bisogno di recuperare il comando sulla sfera privata, piuttosto che lasciarsi sopraffare dalla sfera pubblica, oggi è ben chiaro nel campo del consumo. Soprattutto nell’ambito della moda dove l’individuo, ancor prima che consumatore, diventa protagonista, attraverso i suoi desideri, cui l'offerta di mercato deve inevitabilmente far riferimento.

Lucia Mazzetti

Ne “Il ritratto di Dorian Gray” , Oscar Wilde, attraverso le parole di Lord Henry, ci aveva avvertito che l’epoca di un sospirato nuovo Edonismo, al cui servizio l’intelletto si sarebbe piegato, si sarebbe presto verificata, dando luogo a una ricerca del piacere attraverso i cinque sensi, da tempo immemorabile, guide verso la conoscenza del nostro territorio e di noi stessi.
E’ curioso vedere come le parole di Oscar Wilde, sembrano riflettere ciò che accade nel contemporaneo contesto sociale.

E’ per soddisfare questa chiara ricerca di piacere da parte dell’individuo-consumatore, che il marketing strategico risponde con i nuovi punti vendita innovativi ed emozionali: i Concept Store.

Ma cos’è un Concept Store?

La parola concept, oggi molto frequente nel campo della pubblicità, fa riferimento all’idea, al concetto, al tipo di emozione, che il punto vendita intende trasmettere. Ecco che allora, mai come oggi, il negozio si trasforma, da luogo tradizionale dove si vende e compra la merce, a luogo che comunica con il consumatore, attraverso ambienti capaci di emozionare. E cosa dunque, è più gradevole del piacere di emozionarsi?
Emozionare. Questo l’obbiettivo dei nuovi punti vendita, e per raggiungere tale scopo, ecco che si escogitano inedite strategie.
E’ così che in Italia, e nelle più belle capitali europee, aumentano i concept store.
Muji è tra quelli. Una catena giapponese, il cui arredo interno è stato progettato con l’intento di dare espressione ai valori dell’essenzialità e della semplicità, propri della filosofia nipponica.

Entrando in questo negozio, ciò che colpisce da subito è l’estrema ricerca del minimalismo, della proposta di prodotti dal design molto sofisticato, e dall’ambiente stesso, caratterizzato da colori dai toni del bianco crema e nero, ovvero il massimo del rigore minimale. E’ proprio all’interno di un negozio come Muji, che il consumatore può dare sfogo alla crescente voglia di recuperare la consapevolezza dell’importanza della sfera privata, e infatti Muji propone arredo e oggetti per la casa, ma anche cartoleria e capi d’abbigliamento.

Oltra a Muji, a Roma c’è quello che può essere considerato un ottimo esempio di concept store, ovvero TAD, il cui nome completo non a caso è TAD-CONCEPT STORE.

TAD, si affaccia da qualche anno in Via del Babuino, antica via romana per lo shopping. L’ambiente TAD, particolarmente raffinato, nasce dall’idea di creare un luogo che sappia proporre un lusso privato in un luogo aperto al pubblico. I prodotti proposti e l’atmosfera costruita, rispecchiano le tendenze della moda, essendo caratterizzante in questo luogo l’estrema ricercatezza estetica dell’ambiente. Nell’ addentrarsi in esso, la prima sensazione che si ha è di essere in un museo o in un luogo dedito all’intrattenimento. Da subito la vista, l’udito, il tatto, l’odorato e l’olfatto sono stimolati attraverso i diversi spazi che edificano l’intero ambiente. Spazi interamente progettati attraverso quella che gli addetti ai lavori chiamano comunicazione polisensoriale.

Sì, perché TAD, sviluppandosi in due piani su una superficie di quasi mille metri quadrati, risulta essere un ambiente eclettico, in cui il consumatore ha l’occasione di mettere in gioco i propri sensi e dunque se stesso. Un luogo in cui il corpo e la mente ritrovano il loro equilibrio originario, grazie ad esempio, all’angolo dedicato ai prodotti per la cura del corpo, in risposta all’esigenza di recupero del proprio spazio privato. Oppure con il ristorante, dove un famoso chef vizia i palati più raffinati. O ancora lo spazio dedicato alle sperimentazioni artistiche: un laboratorio per tuffarsi nel mondo della creatività. Dulcis in fundo l’angolo dedicato alle ultime tendenze musicali.
Tutti gli elementi che costituiscono TAD, dall’ uso sapiente delle luci, all’esposizione dei prodotti, contribuisce a creare un luogo in cui a far da padrona di casa è la bellezza. Un luogo in cui il consumatore, prima di tutto sperimenta sensazioni, le quali probabilmente faranno in modo di accendere nell’utente il desiderio di tornarvi,magari anche solo per comprare un prodotto che gli evochi quel luogo. Uno spazio in cui è lecito sognare e dove i sogni si confondono con la realtà.


(27/08/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Moda è divertimento, divertirsi è benessere

  
  
 
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