I nostri nonni sono cresciuti con il terrore dell’uomo nero, dell’orco e del lupo cattivo. Da Cappuccetto Rosso ai Tre porcellini, il lupo è sempre stato rappresentato come un animale famelico e pericoloso, da temere e, se possibile, abbattere. Oggi le cose stanno cambiando, ma gli antichi pregiudizi sono duri a morire.
In effetti, il lupo famelico e pericoloso lo è. Ma per le pecore. Ecco perché oggi il suo nemico principale sono diventati gli allevatori che spesso li abbattono per “proteggere” il proprio bestiame. In realtà, ci sono metodi alternativi e molto più incruenti per proteggere il Re della foresta nostrana. Ad esempio, mettere cani da guardia in grado di contrastarlo. Molte regioni, poi, stanziano un “risarcimento” a quegli allevatori che abbiano subito perdite a causa del lupo.
Nonostante questo, la vita di questi nobili animali resta difficile. Se osano entrare in territorio svizzero, ad esempio, vengono freddati senza pietà. Vi sono poi i bracconieri che li cacciano senza sosta.
A tutto questo, recentemente, si è aggiunta la ferrovia. Un treno correva sereno sulla ferrovia Sulmona-L'Aquila, nei pressi di Beffi, nel parco regionale del Velino-Sirente. Nello stesso momento, un cucciolo di lupo stava esplorando il territorio accompagnato dai genitori. Proprio così. Mamma, papà e figlio insieme vagavano per il parco come una famiglia felice.
“I lupi sono animali che si spostano molto, percorrono una media di dieci chilometri circa per notte, ma in questo periodo possono coprire anche distanze maggiori. Infatti proprio in autunno madri e padri portano la cucciolata dell'anno a esplorare il territorio" ha ricordato Rosario Fico veterinario dell'istituto ed esperto di lupi sulle righe di la Repubblica.
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