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ACROSS THE UNIVERSE
TITOLO ORIGINALE: Across the Universe
REGIA: Julie Tymor
CON: Jim Sturgess, Joe Anderson, Evan Rachel Wood, Dana Fuchs, Cynthia Loebe, Martin Luther, T.V. Carpio,
USA 2007
DURATA: 131’
GENERE: Musical
VOTO: 7
DATA DI USCITA: 23 Novembre 2007

Georgia Andreoli

Anni 60. Un ragazzo inglese di nome Jude (Jim Sturgess), decide di partire per l’America alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Inizia così una nuova vita fatta di incontri, di amore, di arte, cultura e protesta…i tempi stanno cambiando e Jude si trova coinvolto in questo tumulto di ideali.

Visionario Musical che consacra il mito dei Beatles.
Il film non racconta la storia del gruppo inglese, ma una piccola parte della vita di un semplice ragazzo di Liverpool, Jude, che decide di partire per l’America alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto.

Una volta giunto negli USA, una serie di incontri gli cambiano la vita. L’America degli anni ’60, come del resto anche l’Europa, è in subbuglio, si respira aria di cambiamento, di rottura con gli ideali passati e Jude, con un gruppo di amici tra cui la sua amata Lucy, ne vengono coinvolti a 360 gradi.

La regista, Julie Taymor, la ricordiamo per aver diretto “Frida”, coglie splendidamente questo clima di cambiamento e attraverso il suo modo di girare sempre diverso e a volte spiazzante, trasforma in immagine le emozioni forti dei protagonisti. Le musiche dei Beatles sottolineano i momenti più importanti della vita di Jude e nello stesso tempo della storia dell’America di quegli anni. Le inquadrature sono veri e propri quadri in movimento, con colori saturi, composizione di immagini particolari, accostamenti bizzarri evocanti il montaggio delle attrazioni di Ejzenstejn.

Una delle scene più belle è senz’altro la visita medica a cui il coprotagonista, Max, viene sottoposto prima di partire come soldato per il Vietnam. La visita viene immaginata dalla regista come una specie di catena di montaggio, in cui le persone vengono denudate, controllate nei dettagli, visitate nei particolari, come se fossero carne da macello più che uomini. La resa di immagine di questa scena vale tutto il film.

I costumi, la fotografia, le locations, i personaggi, il cammeo di Bono Vox degli U2, creano un’atmosfera sessantottina di contestazione e di libertà mentale, tipico dei Musical girati negli anni Settanta, conducendo lo spettatore in un viaggio visionario, eccentrico e coinvolgente per la mente e per l’anima.

Un connubio semiperfetto di musica, immagini, luci e colori, Across the universe, evoca in parte il pensiero degli intellettuali di avanguardia espresso nelle teorie degli anni ’20 del cinema come arte totale.


(14/12/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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