Nello stesso giorno in cui c'è stato l'incontro fuori dal tempo con gli Iban nella loro longhouse di cui ho già avuto occasione di parlare (Appunti Malei 2), nel pomeriggio, siamo stati accompagnati in barca dagli Iban stessi sul fiume in un luogo immerso in una Natura assolutamente armoniosa, nel quale ci è stato cucinato il pranzo utilizzando esclusivamente gli strumenti della natura stessa: basti pensare, per esempio, che il riso viene cotto all'interno di segmenti di grosse canne di bambù tagliate ed utilizzate come pentole personali per ognuno dei presenti.
Ma... spinto da un richiamo che altre volte ho imparato a riconoscere e seguire, mentre fervono i preparativi e chi non è impegnato nella preparazione del cibo si gode questi momenti di rilassamento prendendo il sole o tuffandosi nel fiume, inizio a ripercorrerne una parte, un po' camminando e un po’ nuotando, in direzione della sorgente.
Mi sento come chiamato a proseguire fino a quando non sarò più in vista degli altri partecipanti. È dopo alcune svolte ed anse del fiume, mi trovo davanti ad una serie di rapide e cascatelle che percepisco subito come una soglia, il punto d'arrivo della mia passeggiata solitaria.
La soglia è costituita da liane e rami che scendono dagli alberi a formare una cortina leggera, non tanto materiale quanto soprattutto energetica, tra la parte calma ed immobile del fiume e la parte più mossa, davanti a me. Il tipo di richiamo che mi anima è estremamente simile a quello che in precedenza, per esempio, mi ha portato sul Monte Shasta in California, appena sceso dall'auto, a cominciare a risalire il pendio del monte, spinto come da una forza irresistibile, senza sapere esattamente dove stessi andando e perché, fino ad arrivare ad un “trono” di roccia e vivere la mia esperienza di contatto con l’Apu (Spiriti della montagna, secondo la tradizione andina) del Monte. E, come in quell'occasione, mi sono ritrovato in un momento di sospensione e sfasamento rispetto alla realtà ordinaria.
Appena mi fermo sento una voce femminile e cristallina dentro di me che mi dice una serie di cose, alcune delle quali mi sento invitato ed autorizzato a riferire.
“Esattamente un anno fa sul Monte Shasta hai vissuto l’esperienza della Morte, ora per te e’ giunto il momento per la Rinascita; e’ ora di riprendere il tuo cammino su strade e direzioni nuove ed inesplorate.
E’ ora che tu comprenda esattamente ed aiuti altri a comprendere che in termini Assoluti non esiste ne’ il bene ne’ il male, non esiste in nessuna situazione la cosa assolutamente giusta o sbagliata da fare. Tutto e’ Uno ed ogni cosa fa parte di un Unico disegno e per inserirsi nel fluire del disegno evolutivo e’ essenziale lasciarsi alle spalle il giudizio verso se stessi e gli altri; il giudizio genera morte e paralizza ogni possibilità di cambiamento evolutivo cristallizzando persone e situazioni in cosiddetti errori passati.
Per questo e’ essenziale che per prima cosa tu accetti tutto ciò che hai fatto, tutto ciò che sei stato senza interpretarlo come positivo o negativo; se qualche tua azione dettata da scarsa lucidità o consapevolezza ha provocato problemi ad altri sei stato uno strumento per la loro evoluzione, e la stessa cosa vale per ogni cosa altri possano aver fatto a te: quello che sei e’ la somma di TUTTE le esperienze che hai vissuto, che la tua mente le consideri positive o negative dal punto di vista dell’Uno non c’e’ alcuna differenza…
In ogni istante tutto ciò che avviene fa parte di questo processo unitario. La vita su Madre Terra, questo universo,ogni cosa ed ogni azione appartiene alla stessa realtà globale. Nell’Universo, al di fuori delle menti dualistiche di alcune razze che ancora non hanno fatto il Salto verso la sintesi tra Mente e Cuore, non esiste il concetto di bene e non esiste il concetto di male.
Sul piano fisico, ogni volta che ci si nutre si uccide, e quando si muore si diventa nutrimento per altre parti dello stesso organismo unitario. Tutto e’ in continua ed eterna trasformazione nell’inevitabile fluire eterno della vita. Ogni essere umano, come ogni altro essere vivente, ha la possibilità in ogni istante di riprendere il suo cammino: entrando in connessione con il proprio Cuore, non deve fare altro che imitare l’acqua che scorre intorno ai tuoi piedi lasciandosi trasportare da un fluire che inevitabilmente la condurrà verso il mare, a riconnettersi con il grande Tutto. Non c'è assolutamente nulla da fare tranne affidarsi fino in fondo alla molla evolutiva che lo Spirito ha inserito in ogni essere vivente, e che spinge ineluttabilmente verso l’Alto. La paralisi nasce proprio dalla mente che giudica, colpevolizza, vuole correggere in base al proprio punto di vista, al grumo cristallizzato del proprio Ego…
Tutto esiste ed è sempre esistito al di là dell’illusione mentale di un tempo lineare, ma all'interno di questo ESISTERE ci può essere una consapevolezza ed è in questa che ora puoi rinascere nel comprendere questo concetto.
Comprendere di essere parte di un tutto significa anche guardare la vita con occhi diversi. Tu hai diritto di nutrirti anche se ciò comporta morte per altre forme vitali, ma chiediti se non ha diritto di nutrirsi la zanzara che succhiando una gocciolina del tuo sangue non fa che seguire il proprio istinto materno: quel sangue le serve per nutrire i propri piccoli indifesi… E magari, sperimentare un momento di prurito provocato da una zanzara come un Dono d’amore per i suoi piccoli può far sentire al di la’ della mente cosa significa essere parte dell’Uno… O frenarsi all’uccidere una mosca che sta compiendo il suo percorso vitale ed evolutivo anche se per un istante provoca un momentaneo fastidio…
Ha veramente senso nutrirsi senza sentirsi in colpa accettando di essere almeno in piccola parte cibo per altre forme di vita…
Non c’e’ alternativa allo Scambio ed all’Interconnessione!
Il tuo attuale lavoro sulle vibrazioni sonore ti sta portando a scoprire l’identità’ assoluta tra fluire, vibrare e processo evolutivo…”
Il resto del discorso riguarda aspetti più personali o situazioni che - mi e’ stato detto – e’ prematuro comunicare: c’e’ un momento per ogni cosa...
Posso solo aggiungere che, controllando poi sul calendario (durante i viaggi perdo volutamente cognizione del giorno della settimana e perfino del mese per vivere fino in fondo in un continuo presente in cui le uniche date da ricordare sono quelle relative agli spostamenti aerei verso altre zone) mi rendo conto che l’esperienza sul Monte Shasta, di cui ho parlato in un articolo, e’ avvenuta ESATTAMENTE un anno prima...
Come commiato, vengo invitato a fare da “postino” e tornare dagli altri per invitare un’altra persona che e’ con me a ricevere a sua volta alcune comunicazioni.
Ma questa e’ tutta un’altra storia...
Per informazioni sulle attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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