Ma la vita non aveva l'aria di essere una commedia americana. Chiara era sempre più stanca e la fatica di quell'amore non corrisposto le toglieva il fiato, appesantiva i suoi passi.
Eppure, instancabile, lei continuava a seguire la sua vita da lontano, si chiedeva se le fidanzate che di tanto in tanto le presentava si rendessero conto della loro fortuna, dell’occasione di felicità che stavano vivendo. Soffriva, immaginando come sarebbe stata meravigliosa la sua vita vicino a lui.
Gli anni passavano, ma la passione che la divorava silenziosamente non perdeva intensità, tanto che Chiara era ormai convinta che non sarebbe mai finita.
Invece il tempo era all’opera anche su quell’amore che sembrava inesauribile. A poco a poco lo sguardo di Chiara cominciò a farsi più freddo, più distaccato: l’ironia di lui prese ad apparirle sarcasmo, il suo continuo vagabondaggio sentimentale si trasformò ai suoi occhi da ricerca dell’amore assoluto a semplice aridità di sentimenti, incapacità di amare, egoismo, incostanza, falsità; la sua ricerca di affermazione personale, per mille sfumature che aveva avuto modo di cogliere, le sembrava ora venata di cinismo; la sua serietà, pesantezza, incapacità di vivere con allegria.
Lucidità o semplice istinto di sopravvivenza? Chi era realmente Fabrizio? Chiara sapeva solo che il suo idolo stava andando in pezzi e lei non riusciva più a credere alla divinità che aveva idolatrato per tanto tempo.
Così, semplicemente, si accorse che aveva cessato di amarlo, che la sua voce non risvegliava più in lei alcun sentimento, che lo guardava e non lo desiderava più. Ogni traccia di passione era scomparsa dal suo cuore.
Strana la vita. Dieci anni di amore si erano consumati in lei senza che nessuno si accorgesse di nulla: aveva avuto storie, si era spostata, aveva avuto dei figli, aveva vissuto portando dentro di sé le sue catene. Per lui aveva sofferto fino allo spasimo, aveva amato, aveva desiderato invano, aveva sperato senza speranza e poi il fuoco si era spento a poco a poco, inesorabilmente.
Ora avvertiva solo uno strano senso di leggerezza, la sensazione che la vita stesse per ricominciare.
Era mattina presto e Chiara pensò brevemente a quale strano sogno fosse stato il suo. Alle sette si alzò, si vestì e andò a lavorare, come sempre.
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