"Con questa opera Ruesch ha compiuto un'azione rivoluzionaria nel campo scientifico ed etico, raccontando le contraddizioni e gli orrori della sperimentazione animale e gettando le basi del movimento antivivisezionista che negli anni a seguire ha raccolto un numero sempre maggiore e convinto di sostenitori - dichiara Roberta Bartocci, responsabile nazionale LAV settore vivisezione - In ricordo di questo Maestro, invitiamo i giovani o coloro che non avessero ancora letto "Imperatrice Nuda" ad avvicinarsi a questa opera, per comprendere cosa accade realmente in un laboratorio di sperimentazione e quanto la vivisezione possa essere dolorosa per gli animali, quanto ingannevole per i malati: un tema complesso che in realtà interessa tanto le istituzioni, scientifiche e politiche, quanto ogni singolo cittadino”.
Nonostante una lunga e sfibrante malattia che lo ha portato alla morte, nel 2006 Hans Ruesch è riuscito a scrivere il suo testamento spirituale e la continuazione di quella lotta alla crudeltà contro gli animali "Le figlie dell'imperatrice".
Alcune persone hanno il potere di rendere migliore il mondo in cui vivono, nonostante gli orrori e le brutture di cui l'umanità è protagonista. Ed è a queste persone che dobbiamo almeno un pensiero profondo.
Dall'unione dell'anima e del corpo nasce il benessere
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