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ALTA MODA ROMA
LA DONNA TULIPANO DI LORENZO RIVA

L’alta moda vede sfilare due grandi stilisti del panorama internazionale.

Barbara Molinario

Le ultime edizioni dell’Alta Moda capitolina hanno visto l’avvicendarsi di numerose nuove proposte, nuovi stilisti, nuovi talenti che un giorno (forse) prenderanno il posto dei veterani.
Per ora, però, a fare spettacolo e dettare le regole della prossima stagione ci sono loro, i maestri dell’Haute Couture: Lorenzo Riva e Renato Balestra.

Lorenzo Riva presenta la donna tulipano, per una donna romantica, ma determinata, che sboccia come un fiore e si apre a ogni possibile emozione. Ispirandosi alla Bette Davis di "Eva contro Eva", Lorenzo Riva crea una donna che vuole sfidare anche la moda: si concede al lusso, é decisa e quindi non può fare a meno del bianco e nero.

Per il giorno i tailleur blu genziana sono decorati da immensi decori in cigno. Scolli a barca, scolli a ciambella, giacche redingote abbinate a pizzo viola. Deliziosamente classico il completo avvitato doppio petto chiuso da bottoni dorati e due fiocchi sottilissimi sovrapposti. La gonna palloncino sotto il tailleur è l’emblema della donna tulipano. Non mancano gli abiti longuette, passepartout che deve sempre essere presente nell’armadio di una donna. Un'immensa redingote da sera, dalla lunga ruota, per essere realizzata ha richiesto venti metri di tessuto argento. Grazioso il cappotto bianco stampato nero e sigillato da strass viola. L’idea da copiare: i guanti rossi abbinati ad un abito viola.

Gli abiti da sera cominciano con il verde petrolio dalle manichine che arrivano quasi al gomito, plissè sul davanti e stampe oro, tessuto spalmato abbinato ad una manica kimono di organza. Il petrolio diventa anche una base per fiori viola. Il verde si trasforma in verdone per il corpetto dalla gonna moirè. Per la sera viola plissè, lilla, glicine, organza bianca, nero. Il più classico dei veli per la sposa in stile fortuny: un corpino in pizzo macramé e una gonna dal gioco di pieghe in georgette panna e inserti in chiffon, tempestato da 300 diamanti Leo Cut. 250 carati per una abito unico e dal valore inestimabile che si aggira intorno ai 2.000.000 di euro.

L’acciaio è il colore vedette che accompagna la collezione autunno/ inverno 2008 di Renato Balestra. Sulla passerella la donna e l’uomo Balestra utilizzano lo stesso tessuto, i taffettà color acciaio, ma i loro ruoli sono ben distinti, l’uomo indossa un completo giacca pantaloni, la donna tailleur o abiti al ginocchio. Gli abitini in lana e velluto sono abbinati a gicchine viola o fuxia. Giacche dal taglio rigoroso, bianche gessate di ricamo nero, indossate con scarpe dal tacco altissimo o con stivali aderenti su cui ricompaiono le ghette. Oltre all’immancabile nero, per il cocktail Balestra utilizza tessuti e materiali multicolori, che ricordano quasi le vetrate delle cattedrali.
Le maniche a sbuffo, il plissè, i ricami, la sera è piena di preziosi riferimenti all’eleganza. La donna è illuminata dall’acciaio sia con tagli di luce che con squarci luminosi. Strass, piume utilizzate come balze, dal grigio perla al nero, ornano gonne e maniche degli abiti da cocktail. I tessuti sono leggeri, viene utilizzato molto crespo di seta stretch, per avvolgere la donna senza strizzarla. Rigorose camicette nere, ricamate e intarsiate, sovrastano voluminose gonne gitane multicolori.

Particolari gli abiti arancio metallizzato e prugna metallizzato. Non manca un abito blu Balestra, colore simbolo dello stilista.
Anche la sposa è d’acciaio, intermente avvolta da taffettà plissè a balze sovrapposte che lo stilista ha definito “un esotico fiore lucente”, ma che pare dire “non lasciatevi ingannare dalla mia voglia di essere sposa, io sono dura come l’acciaio”.


(18/07/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Moda è divertimento, divertirsi è benessere

  
  
 
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