Gianfranco Ferrè aveva 63 anni, era impegnatissimo a dare gli ultimi tocchi alla sfilata della collezione uomo primavera estate 2008, in calendario domenica 24. La salma è stata trasferita a Legnano, luogo molto caro allo stilista, che lo ha visto nascere e dove tornava volentieri.
Viveva ancora nella casa dei genitori e conservava con forza le amicizie sincere dei suoi compaesani. Proprio nella Basilica di S. Magno a Legnano si sono svolti oggi i funerali. Lo stilista aveva avvertito un malore mercoledì e, consapevole dei problemi che affliggevano il suo fisico, poiché aveva già subito due ictus e soffriva di diabete, si è fatto ricoverare immediatamente.
Nonostante la tempestività del ricovero, le sue condizioni si sono aggravate e venerdì è stato colpito da una emorragia celebrale da cui non si è più ripreso. I familiari si sono chiusi in uno stretto riserbo, i collaboratori, i dipendenti, tutti coloro che lavoravano a stretto contatto con Ferrè sono rimasti sconvolti dall’inaspettatezza dell’evento.
In una nota diffusa dalla Maison si legge: “Pur nell’inevitabile sconforto del momento è certo che la volontà, le risorse e le potenzialità di uno dei marchi più prestigiosi del lusso internazionale consentiranno di proiettare al futuro e di potenziare l’esempio di stile e di eleganza - ma anche di impegno e di passione - che il grande creatore ha saputo rappresentare con la sua vicenda umana e professionale”.
Amava essere chiamato “l’Architetto”, ed era un vero architetto, laureato nel ’69 al Politecnico di Milano. Negli anni dell’università cominciò a creare bijou per le compagne di corso e quasi per caso ha scoperto ed è stato scoperto dal mondo della moda.
Il mondo della moda, e non solo, ha subito una grave perdita. Con lui se ne va l’artefice di uno stile rigoroso e finemente costruito, in cui ogni capo è il frutto di una progettazione attenta ad armonizzare volumi, forme e linee.
Con Ferrè se ne va un grande talento, un costruttore di abiti. Era noto per le sue architetture tessili, per le scultoree camicie bianche e per la sua nomina (fino ad ora l’unico italiano) alla guida della Maison Dior dal 1989 al 1997. Dallo scorso marzo era stato nominato presidente dell’Academia di Belle Arti di Brera; il 90% delle azioni della Gianfranco Ferrè è in mano alla IT Holding di Torino Perna, ma la carica di presidente e la direzione artistica della Maison erano rimasti allo Stilista.
Sapeva scegliere testimonial in modo superbo, da segnalare Skin e l’ultima campagna pubblicitaria con Julia Roberts.
Gianfranco Ferrè ha segnato un’epoca, lascia una grande eredità, ora sta a noi saperla raccogliere.
Moda è divertimento, divertirsi è benessere
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