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Le cause sono molteplici e purtroppo sempre ad opera dell'uomo. Questa splendida razza ormai rara ha iniziato ad estinguersi in seguito alle continue massicce politiche di deforestazione. Foreste sempre più sfruttate e ridimensionate hanno alterato e limitato l'habitat ideale di vita della tigre e di altri animali.

In seguito a ciò molti esemplari si sono spostati, cercando salvezza in altri territori. Purtroppo lo svantaggio di avere uno splendido mantello bianco che rende questi animali facilmente visibili, associato al fatto che i territori sono sempre più spogli e piccoli, ha posto la loro incolumità in serio rischio. Cacciatori e bracconieri contribuiscono ad accelerare questa mattanza.

La tigre difatti ha un altissimo valore commerciale. Usata in ogni sua parte dalla Medicina Tradizionale Cinese, ricercata per il commercio della pelliccia, è destinata a sparire dalla Terra. Purtroppo questa eventualità si è già concretizzata per la tigre di Bali, del Caspio e di Giava. Queste sottospecie di tigri si sono difatti estinte. E se pensiamo che il ghepardo, altro magnifico felino, in India non esiste più, tanto da trovare allo zoo di Junagadh, nella regione indiana del Gujarat, una gabbia vuota con il cartello "In India il ghepardo si è estinto negli anni Cinquanta" forse un po’ di rabbia e voglia di reagire nasce dentro di noi.

Dopo tanti anni di vile sfruttamento, l'uomo sembra difatti aver dato il via ad un processo di controtendenza. Stanno nascendo progetti attivi di salvaguardia, non solo della tigre ma di tutto l'habitat che la circonda, soprattutto in Nepal, in Siberia, in alcune aree dell'India e del Bhutan.

Un esempio è il progetto nato nel 1998 in Nepal, al confine col Parco Nazionale del Citwan, attraverso il quale le popolazioni di alcuni villaggi limitrofi hanno rimboschito un'area degradata. Facendo ciò hanno ridato vita a parte della foresta dove vivono le tigri e nello stesso tempo hanno messo un freno alla loro distruzione.

Inoltre da ciò è nato un programma di eco-turismo, attraverso il quale i visitatori pagando vengono ospitati e guidati a vedere le tigri dalle popolazioni locali.

Con questa forma di autofinanziamento gli abitanti riescono a mandare avanti il loro progetto aiutando se stessi e l'ecosistema che li comprende.

Questo è uno splendido esempio, ma molto c'è ancora da fare per evitare il peggio. Sebbene le tigri paiano così lontane dalle nostre terre, esse fanno parte della Madre Terra in cui tutti noi viviamo.

Superare sciocche superstizioni sulle presunte proprietà terapeutiche della tigre e capire che una pelliccia è simbolo di morte e non di bellezza, sono degli step che dobbiamo fare se non vogliamo vedere questi animali solo dietro le sbarre di uno zoo, costretti in schiavitù.


(02/03/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la terra che abiti è benessere

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