Yamamoto scolpisce i tessuti e trasforma la silhouette, non cerca di dare una seconda pelle al corpo, piuttosto crea uno spazio per i movimenti. È considerato un maestro del taglio, adora sfruttare le caratteristiche delle stoffe, siano esse rigide o cadenti, che spesso inserisce di sbieco.
Designer di moda giapponese, ha fatto la sua comparsa sulle passerelle parigine nel 1981. Laureato in legge, trae ispirazione da vecchie fotografie che riproducono scene quotidiane, è andato pian piano affermandosi nel panorama internazionale del fashion con i suoi defilè poetici. Scioccò il mondo parigino della moda dimostrando che gli abiti potevano provenire da culture diverse rispetto a quelle dell’Europa occidentale. Ha utilizzato qualsiasi materiale per le sue collezioni, dal feltro al legno ai più innovativi tessuti nati dalla sperimentazione tecnologica degli ultimi anni.
Molti suoi abiti sono esposti presso il Kyoto Costume Institute in Giappone.
Il suo quartier generale è uno shop avveniristico nel cuore di Londra, a Old Bond Street.
Oggi è uno “stilista-cult” ricercatissimo, che diffonde il suo messaggio artistico non solo con il suo marchio ma attraverso tante collaborazioni, privilegiando i capi sportivi e da città.
La collaborazione con il marchio di abbigliamento da moto più famoso, Dainese, ha portato alla rielaborazione degli storici capi “salvavita” del marchio vicentino, oltre alla collezione “Ride Your Passion”, alcuni pezzi speciali adatti alla velocità, come le giacche da centauro ed i guanti per la guida della moto.
La sperimentazione che fonde moda e sport passa anche da Adidas, con cui collabora dal 2003. Sembra affascinato dal mondo dello sport e reinventa lo sport-style per la collezione autunno/ inverno 2006/ 2007 nella linea “Y3”, scarpe e abbigliamento city-sport. I suoi abiti da città sono talmente innovativi che diventano automaticamente un classico.
Ma il “ciclone Yohji” non si ferma qui e progetta con Mandarina Duck una mini collezione di 21 pezzi, “Y’s Mandarina”, in vendita dalla prossima estate. Accessori che si indossano: marsupi salopette, sacche grembiule, abiti borsa, ed anche i più “semplici” portafogli. Questi accessori sono perfettamente in grado di svolgere il compito per cui sono stati ideati, ma si indossano come abiti e diventano accessori che arricchiscono e completano l’abbigliamento, come potrebbe fare una cinta o una borsa.
Non vediamo l’ora di gustarli nelle vetrine.
Moda è divertimento, divertirsi è benessere
|