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Sono grandi numeri, quelli che secondo il Ministro possono essere messi in campo sulle agro energie: almeno un milione e mezzo di aziende agricole interessate, un milione e 200mila ettari coltivabili già pronti per la produzione e potenzialità per produrre il 10-20% dell’energia che consumiamo totalmente dalle risorse agro energetiche italiane.

Sembra dunque che l’Italia per la prima volta affronti con convinzione il tema dei biocarburanti. Ne è la riprova la delega ad hoc sulle agroenergie istituita dal Ministero per le politiche agricole affidata a Stefano Boco, che ha esplicitato subito quale sarà il prossimo nodo da sciogliere: la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del materiale. Adesso stiamo lavorando con un 98% di materiale di importazione. Dobbiamo ottenere invece biocarburanti da prodotto italiano, e usare il materiale di importazione per la parte in eccesso.


SCHEDA INFORMATIVA SULLA SITUAZIONE ITALIANA IN TEMA DI BIOMASSE

Il consumo annuale di energia in Italia durante il 2005 è stato, secondo il Bilancio Energetico Nazionale*, pari a 194 MTEP (milioni di tonnellate di petrolio equivalenti) suddivisi in:

•87 MTEP di combustibili fossili
•66 MTEP di gas naturale
•17 MTEP di carbon fossile
•14 MTEP da fonti rinnovabili
•10 MTEP da energia elettrica importata

Il ricorso alle fonti rinnovabili attualmente si limita dunque al 7,2%.

Secondo le più recenti stime dall’utilizzo di biomasse, dall’incremento della produzione di biocarburanti e dall’installazione di pannelli solari nelle aziende agricole, sarebbe possibile raggiungere il 13% del fabbisogno nazionale di energia al 2010, risparmiando 12 milioni di tonnellate di petrolio e riducendo di 30 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica.

Più specificamente, le potenzialità delle biomasse ammontano ad un totale di almeno 12,3 MTEP:

•5,4 MTEP dai rifiuti forestali
•2,2 MTEP dalle coltivazioni
•2,3 dai rifiuti agricoli
•2 MTEP da biogas
•0,25 MTEP dal biodiesel
•0,14 dal bioetanolo

Secondo le stime della Commissione energia del Parlamento europeo, almeno il 30% del consumo energetico italiano, ossia 60 MTEP, l’energia necessaria ad alimentare tutto il comparto dei trasporti italiani, potrebbero essere ricavati solo dalle biomasse. Dunque la potenzialità del nostro Paese nel campo delle biomasse è enorme dato che ogni anno solo dalle biomasse secche si possono ottenere 3 MTEP per ogni ettaro di terreno e che i terreni coltivabili ammontano più o meno a 20 milioni di ettari.

Secondo uno studio del Ceta (Centro per l’ecologia teorica e applicata), destinando 70mila ettari di suolo attualmente coltivati a cereali, in coltivazioni per ricavare carburante verde, sarebbe possibile produrre bio-carburanti in grado di far risparmiare 2,2 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, mentre semplicemente usando i tradizionali scarti agricoli, se ne potrebbero risparmiare 2,3 milioni. Secondo lo stesso studio 23,7 milioni di tonnellate potrebbero essere ottenuti dalle foreste italiane, senza nessun impatto ambientale, riducendo di 5,4 milioni di tonnellate l’attuale consumo di greggio.

Inoltre, estendendo a 200mila ettari il suolo coltivato a colza e girasole, si potrebbero ottenere vantaggi aggiuntivi perché la produzione di biodiesel raggiungerebbe 200mila tonnellate all’anno. Mentre destinando alla produzione di bioetanolo 150mila ettari circa di terreno, si potrebbero ottenere 450 milioni di litri di carburante all’anno.

D’altro canto convertendo il 10% delle aziende agricole attualmente presenti sul territorio nazionale ad alimentazione fotovoltaica, con l’installazione di 100mila pannelli fotovoltaici con una potenza media di 3 kw, si potrebbe ottenere un di potenza installata di 300 Mw e una produzione annuale di 390 Gwh di energia elettrica.

In Italia il mercato dell’energia verde è molto remunerativo, molto più che nel resto d’Europa.

Un Mw di energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili una volta immessa nella rete è pagata 70 euro. Inoltre l’energia riceve un’incentivazione sotto forma di certificato verde il cui valore si aggira sui 100 euro.per Mw/h.


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