Anche Hoogan punta sullo scrittore Jack Kerouac, un mito della vip generation degli anni ’60, interpretando l’uomo in giro per il mondo con la tracolla, la giacca di pelle e gli scarponcini con i lacci. Ed è in viaggio anche l’uomo di Trussardi che, per esprimere meglio il concetto, presenta i suoi modelli su un tapisroulante fra trolley, cartelle e 24 ore, a riprova che sono gli accessori a far lievitare i fatturati.
E visto che non c’è niente di più pratico della sahariana, per un uomo costretto a spostamenti continui, Fay la propone in velluto lavato, idrorepellente con ampie tasche a soffietto.
Praticità, comfort e tecnologia applicata alla moda, l’ultima proposta di Monclair è il piumino vitaminico in nylon laccato e intarsi a contrasto. Tecnologia anche sulla passerella di Calvin Klein che propone cardigan e giacche impacchettate nel pvc, forse per creare una barriera al freddo.
Mentre Gaetano Navarra, la neve che non c’è la crea con la bomboletta spray, spruzzando pantaloni, trench, maglioni e giacche. Una trovata divertente come il cappuccio da Polo Nord (immaginate un eschimese per intenderci!) e guanti da falconiere.
Gran finale di moda e spettacolo per il debutto di Lilang, il primo marchio cinese che arriva in Italia. Danzatori e modelli, in abiti rossi e gialli, verdi, neri ispirati ai guerrieri di terracotta di Xian. La Cina è sempre più vicina.
Quanto ai consigli da dare ai signori che vogliono sapere cosa andrà di moda il prossimo inverno, si vocifera di un’alternanza tra due classici: il bianco o il nero.
Moda è divertimento, divertirsi è benessere
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