Non una passerella, ma una classe di scolari la moda di Antonio Marras, con il caro vecchio maestro, abito gessato, farfallino e orologio nel taschino, che si aggira tra i banchi. Un ritorno all’educazione classica, a valori perduti? Forse.
Dalla poesia all’ironia delle gag di Frankie Morello: un look da rockettaro anni ’50, l’inseparabile chitarra a tracolla, il chiodo come una mantella, la sciarpa a forma di giubbotto di Denim. Dulcis in fundo, coccodrilli e maratoneti. Ma che fatica la moda!
Un fatturato, però, in salita del 3% rispetto allo scorso anno, il suo; una ripresa generalizzata che riguarda in misura considerevole l’uomo, testimonianza che i signori sono più vanitosi di quanto non si pensi. Perché, altrimenti Alexander MCQueen proporrebbe dei look a dir poco azzardati? Pura ricerca e creatività, nutrimento essenziale di un mondo che vive di immagine?
Allora, sportivo ma elegante, sicuro di sé
(ma sotto sotto non sarà anche lui timido…?) e accurato. Così vestirà e sarà l’uomo nel prossimo autunno-inverno. Perché sedurre sarà il suo intento, affascinare il suo vezzo, stupire con garbo il suo impegno.
Moda è divertimento, divertirsi è benessere
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